Sanità, fatture pagate 2 volte: sequestro per 4 milioni a studio radiologico di Siderno

tribunale_reggio_calabria_a0b8c_92637.jpg

Reggio Calabria - Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, avanzata un mese fa, a carico dei 19 indagati nell'inchiesta sulle doppie fatture pagate dall'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria in favore dello "Studio radiologico s.a.s. di Fiscer Francesco" arriva il sequestro. Su richiesta della Procura guidata da Giovanni Bombardieri, lo ha disposto il Tribunale nei confronti dello studio radiologico privato di Siderno operante nel settore dell'erogazione di prestazioni diagnostiche ai pazienti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale.

I sequestri

La guardia di finanza ha sequestrato disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro al termine dell'indagine, coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dai pm Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua che, nei giorni scorsi, avevano chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per il titolare dello studio radiologico Francesco Fiscer ma anche per l'ex assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, l'ex direttore generale dell'Asp Ermete Tripodi, l'ex direttore sanitario Salvatore Barillaro, quello amministrativo Pasquale Staltari e l'ex commissario straordinario dell'Asp Santo Gioffré. I fatti si sono verificati pochi giorni dopo l'insediamento di quest'ultimo che è accusato di aver firmato, il 3 aprile 2015, un mandato di pagamento all'istituto radiologico relativo a una transazione al termine di una procedura iniziata dai suoi predecessori.

Per 19 indagati chiesto il rinvio a giudizio

Lo scorso dicembre, il procuratore Giovanni Bombardieri, l'aggiunto Gerardo Dominijanni e i pm Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua avevano chiuso le indagini oltre che per Fragomeni, anche per il legale rappresentante della clinica Francesco Fiscer, i soci Giuseppe Fiscer, Caterina Caracciolo, Roberta Maria Strangio, gli amministratori di fatto dello studio Antonino Strangio, Pietro Armando Crinò, il legale Raffaele D'Ottavio, i funzionari dell'Asp Giuseppe Maria Latella, Giuseppe Falcone, Raimondo Delfino, Antonino Vartolo, Bruno Logozzo, Daniela Nocera, Francesco Sorrentino, l'ex direttore generale dell'Asp Ermete Tripodi, l'ex direttore sanitario Salvatore Barillaro, quello amministrativo Pasquale Staltari e l'ex commissario straordinario dell'Asp Santo Gioffré.

Fragomeni: “Io socia di fatto? Notizia priva di fondamento”

"Io socia di fatto? Notizia priva di fondamento. Ho fiducia nella magistratura che accerterà la mia estraneità". Lo afferma in una nota Mariateresa Fragomeni in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Reggio Calabria nell'ambito dell'inchiesta su fatture pagate due volte dall'Asp di Reggio Calabria. "In relazione al servizio giornalistico andato in onda oggi 13 maggio 2021 su Rai3 Calabria, oltre che con riferimento agli articoli di stampa pubblicati su diversi quotidiani - afferma - tutti relativi alla richiesta di rinvio a giudizio richiesto dalla Procura di Reggio Calabria nei confronti di 19 persone coinvolte a vario titolo, nella vicenda dei doppi pagamenti ricevuti dallo Studio Radiologico di Siderno da parte dell'Asp reggina, intendo precisare quanto segue. In diversi articoli vengo definita Assessore pro tempore, cioè all'epoca dei fatti contestati. Questa ricostruzione è totalmente falsa, in quanto la transazione oggetto del procedimento, a seguito della quale sarebbero avvenuti gli asseriti doppi pagamenti, risale al 2015, periodo in cui non solo non ero assessore (lo sarei diventata solo tre anni più tardi nel 2018) ma non rivestivo alcuna carica politica. La notizia non è di poco conto, in quanto mi viene così attribuito un intervento quale assessore a supporto della commissione di un reato. Ho una fiducia incondizionata nella magistratura, l'ipotesi di concorso in un reato quale 'socia di fatto' è priva di qualsiasi fondamento e sono, quindi, sicura che i Giudici accerteranno la mia totale estraneità negli episodi contestati".

© RIPRODUZIONE RISERVATA