Traffico cocaina sull'asse 'ndrangheta-camorra, 15 arresti

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Milano - Un traffico internazionale di droga dal Sudamerica che, in poco più di un anno, ha "movimentato" cocaina per un valore "di oltre 18 milioni di euro" e da cui è emerso "un saldo rapporto tra rappresentanti" di alcune cosche della 'ndrangheta e un clan della camorra "satellite" dei Di Lauro di Napoli. E' il centro dell'inchiesta della Dda di Milano, condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Milano e dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 12 persone e di domiciliari per altre 3, presunti appartenenti ad una "associazione criminale armata" legata "alla 'ndrangheta della Locride".    E' stata individuata, come spiega il procuratore di Milano Marcello Viola, una "rete criminale" attiva "tra la Lombardia e la Calabria che, utilizzando sofisticati apparati di messaggistica criptata e sfruttando diretti contatti con appartenenti alle consorterie criminali campane e albanesi" ha diretto il narcotraffico, "con ramificazioni in Nord Europa e Sud America". Gli arrestati sarebbero stati "in grado di importare consistenti quantità di droga da distribuire nelle principali piazze di spaccio della Lombardia, per poi reimpiegare i proventi illeciti in ambito internazionale". Determinante per l'indagine "è stata l'acquisizione, tramite il canale Europol e attraverso Ordine Europeo d'Indagine, di numerose conversazioni, minuziosamente decodificate ed analizzate, su dispositivi criptati di ultima generazione, utilizzati dagli indagati per pianificare le importazioni dall'estero" di droga "ed il loro pagamento tramite il sistema di compensazione/trasferimento informale di valore noto come 'fei ch'ien'".

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Come emerso dalle indagini del pm della Dda Gianluca Prisco, condotte dal Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, gli arrestati "hanno diretto, finanziato e organizzato" il "traffico internazionale di sostanze stupefacenti dal Sudamerica". L'operazione ha rilevato "l'esistenza di un saldo rapporto tra rappresentanti delle 'ndrine 'Papalia-Carciuto', 'Marando-Trimboli' e 'Barbaro 'U Castanu' e un gruppo criminale di matrice camorristica, satellite del clan 'Di Lauro' di Napoli". Ogni "componente del gruppo" avrebbe ricoperto "allo stesso tempo un ruolo di fondamentale importanza in altre consorterie ovvero nel campo del narcotraffico di elevato spessore". Ed è stato rilevato "come entrambe le parti in gioco (organizzatori e stabili acquirenti), siano state portavoce di autonome organizzazioni dedite al traffico di cocaina".    Il procuratore Viola mette in luce anche la "caratura criminale dei componenti, tutti legati ad ambienti di criminalità organizzata, diversi dei quali" già arrestati in passato per narcotraffico e associazione mafiosa. Sono in corso perquisizioni nella province di Milano, Pavia e Reggio Calabria "con l'ausilio di unità cinofile cashdog e antidroga".

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