Traffico di droga dall'Albania, 11 misure cautelari anche in Calabria

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Vibo Valentia - Un'operazione è stata condotta stamani dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, supportati dallo Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, dall'ottavo Nucleo elicotteri e da unità cinofile antidroga, per l'esecuzione di misure cautelari personali emesse dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro, a carico di 11 soggetti. Gli indagati sono accusati di associazione finalizzata al trasporto, detenzione, vendita e cessione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish, oltre all'acquisto e cessione di sostanza stupefacente. L'attività investigativa è la prosecuzione dell'operazione "Maestrale-Carthago" condotta contro le cosche di 'ndrangheta del vibonese e, secondo l'accusa, ha consentito di accertare il coinvolgimento nell'associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, di elementi di vertice dei Locali di Mileto e Zungri, nonché i canali di approvvigionamento degli stupefacenti, che provenivano anche dall'estero, in particolare, dall'Albania, oltre ai canali di vendita anche fuori dalla Calabria, quali quelli diretti verso la Sicilia.

Tra gli indagati imputato per omicidio Chindamo

L'uomo accusato di concorso nell'omicidio di Maria Chindamo, l'imprenditrice 44enne di Laureana di Borrello scomparsa la mattina del 6 maggio 2016 davanti alla sua azienda a Limbadi ed il cui corpo sarebbe stato dato in pasto ai maiali e i resti triturati con un trattore, figura tra le 11 persone arrestate nell'operazione antidroga condotta stamani dai carabinieri di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Si tratta di Salvatore Ascone, alias "Pinnularo". L'uomo è attualmente imputato davanti ai giudici della Corte d'assise di Catanzaro. Nell'inchiesta sulla droga, Ascone è accusato di avere svolto il triplice ruolo di finanziatore, promotore e organizzatore delle presunte attività illecite, ma non quello di partecipe del sodalizio, gestendo una specifica articolazione del gruppo che si occupava della fornitura dello stupefacente, vantando canali autonomi di approvvigionamento.

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