Tragedia di Mottarone, anche due calabresi fra le vittime: erano residenti a Diamante

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Diamante (Cosenza) - C'è anche una ragazza calabrese tra le vittime dell'incidente della funivia Stresa-Mottarone. La ragazza, Serena Cosentino, di 27 anni, di Diamante, da alcuni mesi si era trasferita a Verbania dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr Istituto di Ricerca sulle Acque prendendo servizio il 15 marzo. In precedenza aveva studiato alla Sapienza di Roma. Nell'incidente è morto anche il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23), iraniano. Anche lui risulta residente a Diamante, ma viveva a Roma dove studiava. Il ragazzo, secondo quanto si è saputo, era andato a trovare la fidanza a Verbania e insieme erano andati a fare una gita sul Mottarone. Serena aveva compiuto gli anni il 4 maggio.

Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco, del soccorso alpino e le forze dell'ordine. Sulla cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata c'erano, secondo quando si apprende, anche due bambini che sono stati portati in codice rosso, con le eliambulanze, a Torino. Uno dei due piccoli non ce l'ha fatta. L'incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. Le corse durano una ventina di minuti.

Cinque famiglie sterminate nella tragedia

Cinque famiglie devastate dall'incidente di Stresa: tre residenti in Lombardia, una in Emilia Romagna e una in Calabria. Una delle famiglie lombarde, quella residente a Pavia, era di origini israeliane. Una delle passeggere aveva mandato poco prima della partenza un ultimo messaggio alla sorella che oggi ha un sapore tragico: “Stiamo salendo in funivia”. A scriverlo era stata Roberta Pistolato, che proprio ieri aveva compiuto quaranta anni. Insieme al marito, Angelo Vito Gasparro, risiedevano nel Piacentino ma erano entrambi originari di Bari. La coppia si trovava in gita al lago Maggiore proprio per festeggiare il compleanno di lei. La famiglia in Puglia però non ha più avuto sue notizie dalle 11, quando la donna ha inviato alla sorella l'ultimo sms: «Stiamo salendo in funivia». Roberta era fresca di studi in Medicina e lavorava come guardia medica alla Asl di Piacenza.

Scorrendo l'elenco delle vittime c'è poi la famiglia di origini israeliane: Amit Biran, del 1991, residente a Pavia; Tal Peleg, del 1994, anche lei residente a Pavia. Nell'elenco delle vittime c'è anche il figlioletto Tom Biran, nato a Pavia nel 2019. La coppia aveva un altro figlio, di cinque anni, portato d'urgenza all'ospedale di Torino e sopravvissuto allo schianto. La famiglia si era recata ieri mattina nella località del Lago Maggiore per una gita. Con loro c'erano anche i più anziani Barbara Cohen Konisky del 1950 e Itshak Cohen del 1939, nonni materni arrivati da Israele per passare le vacanze con la loro famiglia. Silvia Malnati, 27 anni e Alessandro Merlo, di 29 erano due fidanzati di Varese. Silvia era impiegata nel negozio di cosmetica «Kiko» a Milano. Appassionati di natura, mare e montagna, erano partiti insieme per una gita e avevano scelto la montagna che si erge tra il Lago Maggiore e il Lago d'Orta. La quinta famiglia è quella di Vittorio Zorloni, del '66, residente a Vedano Olona (Varese). A bordo della funivia c'era anche Elisabetta Persanini, nata nel 1983, e il loro piccolo figlio di 5 anni, che è morto dopo essere stato trasportato a Torino.

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