Lamezia, conclusa prima fase progetto “Cresco con la musica” al liceo Campanella

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Lamezia Terme - Gli alunni delle classi 4B e 4E del Liceo delle Scienze Umane “Tommaso Campanella” di Lamezia Terme hanno portato avanti, nel periodo tra aprile e maggio scorsi, il progetto di pedagogia musicale “Cresco con la musica” nell’ambito dell’alternanza “scuola lavoro” per un totale di 30 ore, suddivise tra attività teoriche e pratiche, con alcuni bambini della scuola primaria Don Milani. “Il progetto – spiegano le docenti referenti Maria Vittoria Corasaniti e Ivana Zaffina – prende il via dal Decreto Ministeriale n.8 del 2011, laddove viene favorito l’insegnamento della musica nel ciclo primario d’istruzione per favorire l’apprendimento in un contesto collaborativo collegiale”. Ogni studente del liceo ha potuto visionare una serie di tecniche pedagogiche afferenti alla pedagogia musicale le quali, in ampia parte, sono state messe in atto con i giovanissimi allievi della scuola primaria. Va ricordato, comunque, che quella appena terminata è solo una prima fase di un progetto che si svolgerà sempre al “Campanella” per una durata complessiva di tre anni e che è già inserito nel piano triennale dell’offerta formativa 2016-2019. Un’anticipazione, dunque, del progetto vero e proprio il cui effettivo inizio è previsto per il prossimo autunno.

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“In queste prime attività gli studenti hanno potuto scoprire un nuovo ambito della pedagogia – ricordano le coordinatrici del corso – in cui si evidenzia l’importanza della musica e di tutto il paesaggio sonoro intorno a ciascun individuo, per l’elaborazione di modelli teorici ed operativi utili alla progettazione delle attività educative, secondo una prospettiva già rimarcata da un esperto della formazione musicale come Mario Piatti”. La sinergia tra i due istituti, diretti entrambi dal professor Giovanni Martello, ha consentito dunque a gruppi di studenti liceali di attuare alcune delle metodologie apprese con i bambini della scuola elementare, organizzati in gruppi omogenee che vanno dal primo al quinto anno del percorso di studi. Un’insieme di attività pratiche che vanno dall’ascolto e comprensione del suono e del paesaggio sonoro, all’apprendimento di concetti più complessi come il ritmo, fino a giungere a veri e propri momenti laboratoriali nei quali i bambini sono stati coadiuvati nella realizzazione di piccoli strumenti musicali, avvalendosi di oggetti d’uso comune. “Un progetto che sin dal principio ha dato ottime risposte sia da parte degli studenti del liceo che da quelli della primaria – evidenziano le docenti del Campanella – e tutto ciò fa ben sperare per una prosecuzione delle attività, tenendo sempre presente l’importanza del suono che nel bambino riveste un’importanza comunicativa di prim’ordine”. “Ciò è dovuto al fatto – aggiungono – che già dalla nascita, ma anche prima, il bambino manifesta una spiccata curiosità verso gli stimoli sonori che lo circondano e ciò lo induce ad attivare reazioni e risposte”.

“L’obiettivo di questo progetto – concludono – è quello di individuare delle attività che servendosi della musica e, più in generale, di tutto ciò che riguarda la sfera sonora, possano aiutarlo nel processo educativo”. Ciò è stato possibile rendendo gli studenti della scuola secondaria soggetti attivi e promotori di attività formative rivolte ai più piccoli che hanno ottenuto un riscontro positivo. “E’ stato molto importante far capire ai bambini come la voce sia lo strumento sonoro più naturale del nostro corpo – dichiara un gruppo di studenti coinvolti nell’iniziativa – chiedendo loro di emettere suoni con la voce, variando il più possibile l’espressione, l’intonazione, l’intensità: riso, pianto, urlo, bisbiglio fino ad arrivare ai suoni onomatopeici”. Un’occasione dove l’impegno formativo si è unito ad un primo approccio all’attività lavorativa, in un mondo estremamente complesso ma fondamentale, com’è quello dell’educazione nel periodo infantile.

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