Lamezia Terme - Iniziativa Pd per l’otto marzo, giorno della Festa della Donna. Giovanna Viola, della direzione regionale Pd nel presentare l’evento si unisce al grido: “Libere tutte”. “La libertà delle donne cambia il mondo. Per questo in tanti luoghi è sotto attacco. A cominciare dai tanti teatri di guerra in Europa e nel Medio Oriente. L’orrore della guerra è sui volti straziati delle donne. Lo vedi dagli sguardi bassi delle madri dei soldati, da quelli segnati dalla violenza fisica e psicologica, da quelli disperati per i figli strappati e le famiglie sterminate, da quelli vuoti e assenti di chi sta scappando altrove, lasciando dietro di sé i propri affetti e la propria esistenza”. ‘Donna, vita, libertà’ è il grido delle nostre sorelle che guidano la rivolta civile e politica del popolo iraniano. “Donna, vita, libertà” sono le parole che oggi nel mondo risuonano contro ogni discriminazione e sfruttamento. La nostra libertà esige cambiamento, dai contrattacchi delle destre, di chi vorrebbe tornare ai ruoli imposti dall’appartenere a un genere e ci pensa solo madri e mogli, senza peraltro dare nessun valore a quel lavoro di cura che ogni giorno riproduce la vita. Mentre noi chiediamo congedi paritari, condivisione della cura, lavoro per le donne, contrasto alla precarietà, alle disuguaglianze di genere e di salario. Libere di essere, di vivere, studiare, lavorare, amare. Libere di autodeterminarci, di diventare o non diventare madri, di non dover rinunciare al lavoro per esserlo. Libere dalla violenza maschile. Libere dagli stereotipi. Libere insieme, ogni giorno, per far avanzare i diritti di tutte.
“Noi donne democratiche siamo accanto a tutte le donne”
Venerdì 8 marzo alle 17:30 incontro con tutte le donne di Lamezia Terme al Chiostro Caffè Letterario, piazzetta San Domenico. In un ampio dibattito sui diritti delle donne, “grideremo anche per tutte le donne vittime di violenza. Troppe e intollerabili le violenze inaudite e l’accanimento contro le donne. Bisogna fermare i continui femminicidi, quest’anno sono pure in aumento rispetto al 2023. Di fronte a questo stillicidio come Donne Democratiche riteniamo essenziale quindi compiere lo sforzo di riproporre la centralità della questione femminile, non in astratto, ma calata nel contesto dei diritti e delle tutele ancora in parte eluse, soprattutto in ambito lavorativo. Bisogna promuovere una politica sempre più attenta al gap di genere e alle pari opportunità, che da sola non basta a risolvere problemi e pregiudizi strutturali. Specialmente nel contesto culturale che considera ancora la donna soggetto debole, non può esserci una visione ugualitaria dei rapporti sociali, tantomeno una piena considerazione del valore delle donne che non sia subordinato a vecchie logiche. Come partito dobbiamo farci portavoce di battaglie primarie, le quali hanno a che fare in prima istanza con i diritti in materia di occupazione e parità salariale. Va infatti ricordato come, in assenza di questi, gli altri diritti perdono valore e pregnanza. Una donna libera è una donna posta nelle condizioni di poter scegliere il proprio progetto di vita, in ambito lavorativo e personale, senza percorsi necessariamente tracciati, condizionamenti esterni o compromessi. In tale prospettiva assume una rilevanza particolare l’indipendenza economica e il tessuto delle infrastrutture sociali, nonché la tutela da ogni forma di discriminazione e violenza”.
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