Ancora Valli Cupe, fenomeno dilagante

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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  E’ giusto e doveroso tornare sul fenomeno Valli Cupe, di cui ci siamo occupati due settimane fa E’ giusto perché lo indicano i fatti. Dall’inizio dell’anno, grazie all’internazionalizzazione del fenomeno Valli Cupe (resa possibile dalla stampa calabrese e da servizi giornalistici nazionali e mondiali), a migliaia i turisti stanno infatti visitando i siti più attrattivi della Riserva Naturale.

Quest’anno, in particolar modo, le Valli Cupe sono meta di un turismo straniero rilevante, sia per quantità che per qualità. Da gennaio a oggi, sono arrivati gruppi di turisti - tra cui naturalisti ed esperti, ma anche semplici appassionati di trekking - da New York, Mosca, Gerusalemme, Parigi, Barcellona, Portogallo, Thailandia, Danimarca, Ungheria, Repubblica  Ceca, Bulgaria, Argentina, Giappone, Belgio, Giordani, Egitto, Marocco, Svezia, India, California, Arizona, Sud Africa, Austria, Australia,  Canada, Germania, Svizzera, Cina, Brasile, Londra, Dublino, Madrid, Amsterdam.

Le guide della cooperativa “Segreti Mediterranei” stanno vivendo giorni di intenso lavoro (e con loro l’intera area della Sila Piccola) e un’esperienza multiculturale che, sebbene non fosse inedita nell’area, tuttavia non aveva registrato mai picchi così alti. «Spesso questi gruppi - spiega Rossella Capellupo, la presidente della cooperativa - arrivano nella Riserva con una forte curiosità di vedere e capire come si sia riusciti a mettere in piedi con le nostre forze una vera e propria green community. Siamo parte di un territorio che è orgoglioso dei propri beni ambientali e intendiamo valorizzarli perché questo è un modo intelligente di restare in Calabria e fare sviluppo». Francesco Amato, una delle guide storiche delle Valli Cupe, aggiunge: «Sono turisti che arrivano da ogni parte del mondo e vengono qui dopo aver già visitato Pompei e Matera. Moltissimi, specie gli americani, sono attratti dall’unicità nel suo genere in tutt’Europa del canyon Valli Cupe e delle cascate, tra cui la più gettonata è quella dell’Inferno».

Soddisfatto il direttore della Riserva Carmine Lupia: «La presenza davvero straordinaria di turisti quest’anno è senz’altro dovuta a servizi trasmessi da Mediaset, Sky Sport, Rai e La 7 e a notizie apparse su autorevoli piattaforme web, su giornali nazionali e su National Geographic, nonché a libri e guide tradotte in decine di lingue straniere».

Insomma, siamo all’inizio dell’estate e i numeri sono già molto alti e la speranza è che possano incrementarsi ancora di più, senza trovare intoppi di altro tipo. Le Valli sono davvero una bella pagina da coltivare in una Calabria che stenta a farsi riconoscere nelle sue mille attrattive.

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