Lamezia Terme - Il look è quello de” I Nomadi”. In chiave moderna. Rivisitato. Così Danilo Sacco, voce e chitarra dello storico gruppo musicale, si è esibito sul palco. E’ un animale da palcoscenico. E dal 1987 che, con il suo inconfondibile “graffio” rock-folk rock che lo rende originale, è amatissimo dai suoi fan.
Nella serata conclusiva della festa di Maria Santissima, madre di Dio, nella frazione di Bella, il cantante, puntualissimo, alle 22 e 23, ha iniziato l’esibizione. Il palco era a pochi metri dalla chiesa, illuminata da luci. L’artista, prima di scaldare gli entusiasmi dei suoi ammiratori non si è risparmiato per le foto e gli autografi a quelli che lo hanno atteso prima dell’esibizione.
La band che lo ha accompagnato nel corso della serata, ha creato un atmosfera sempre più effervescente e incalzante, non trascurando un crescente e nomadiano rock grintoso carismatico. Tutto in chiave moderna. “Vado via” ha aperto il concerto e il cantante, curato nei minimi particolari in un look trasandato a prima vista, non ha lasciato niente al caso, dal tatuaggio alla camicia nera su un jeans attillato e una grinta dal taglio decisamente jaggeriana. Il pubblico lo ha accompagnato per tutta la serata perché conosceva i testi a memoria. Tanti gli omaggi. Da quello a Fabrizio De Andrè all’operaio morto per colpa dell’amianto. Molti i testi dedicati all’amore e a temi di un livello decisamente più elevato in confronto alla media degli artisti nazionali. Da Contro, a Quando ci sarai, Se non ho te, Salve sono la giustizia, Amore che prendi amore che dai, Corpo estraneo In piedi e Stringi i pugni;C'è posta per Dio Dove si va, Con me o contro di me. Due curiosità su Danilo Sacco. Il suo cantante preferito è Peter Gabriel e dal gennaio del 2004 presso il monastero buddista Fudenji, ha preso i voti come monaco laico con il nome in aggiunta, Kakuen, cioè "zingaro perfetto" o "nomade nella polvere del vento". Non è un artista solo intellettuale. E’ un artista che segue se stesso, non deludendo mai i suoi fan. Sempre con i tempi musicali della storia.
Maria Arcieri
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