Lamezia Terme- "Le persone non muoiono mai se le hai nel cuore… Rosalinda con noi!" Questo il messaggio, riportato sullo striscione per l'occasione preparato dagli ultras del Sambiase, che ha racchiuso il valore ed il significato del "1° Memorial Rosalinda Falvo", tenutosi al "Gianni Renda" per ricordare la giovane deceduta lo scorso 13 gennaio, all’età di ventisei anni, in un tragico incidente stradale. L'evento è stato fortemente voluto dalla tifoseria organizzata giallorossa, visto che Rosalinda era sempre presente sugli spalti in occasione delle gare interne del Sambiase, di cui era appassionata sostenitrice, e da Giulia Mancuso e Rossana Gulotta, tra le sue amiche più strette.
A sfidarsi, sul terreno di gioco, da una parte la squadra composta da parenti ed amici della sfortunata ragazza, distinguibile per indossare una maglietta bianca con un cuore nero sulla parte anteriore e la foto di Rosalinda sulle spalle, dall'altra quella formata da ultras e calciatori del Sambiase, tra cui il centravanti lametino Luca Ferraro, non ancora ufficializzato ma di fatto già ingaggiato dal sodalizio del patron Folino. Unica eccezione a tale divisione formale, la presenza tra i “bianchi” dal cuore nero, simbolo molto caro a Rosalinda, di Ciccio Umbaca, ovvero di quello ch’era il suo calciatore preferito. 7-6 il risultato finale per la compagine in maglietta nera, ma ovviamente era la cosa meno importante. Decisamente più toccante il successivo momento della premiazione di entrambe le squadre. A ciascuno dei calciatori, più o meno improvvisati, scesi in campo, Pino Falvo e Teresa De Fazio, padre e madre di Rosalinda, hanno consegnato una medaglia ed una foto di colei che era la loro unica figlia. Ai "neri" è inoltre andato il trofeo di compagine vincitrice il memorial. I ruoli si sono poi invertiti, con gli ultras giallorossi che hanno omaggiato Pino e Teresa di una targa ricordo, prima di accendere alcuni fumogeni e scandire a gran voce il nome della sfortunata ragazza lametina.
Ferdinando Gaetano
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