Lamezia Terme - "Un’intera settimana per promuovere la cultura del dono e sensibilizzare a un gesto che può contribuire a migliorare e a salvare la vita di tante persone. E’ questo lo spirito con cui il Polo Rambaldi – De Fazio ha promosso un momento di formazione e coinvolgimento con i responsabili dell’Avis comunale di Lamezia Terme, l’associazione che da decenni si occupa di promuovere la donazione di sangue e plasma" è quanto si legge in una nota.
"Il sodalizio - precisano - ha fatto conoscere agli studenti dell’istituto superiore diretto da Simona Blandino la sua mission e la sua attività con due appuntamenti: il 1 dicembre alla sede De Fazio, il 2 dicembre al Rambaldi. A parlare agli studenti della realtà dell’Avis, preparati al momento formativo dai due referenti per l’istituto Pino La Scala e Teresa Fiore , la vicepresidente vicaria Esterina Scalise, il consigliere Fulvio Amendola e il dottore Paolo Marcione".
"Il numero e la frequenza delle donazioni per uomini e donne, le caratteristiche di chi può donare e le potenzialità di un gesto che ha importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni sono state le principali domande poste dagli studenti ai responsabili del sodalizio e al personale medico-infermieristico che supporta l’attività dell’associazione, che hanno invitato i ragazzi dell’istituto superiore lametino a lasciarsi coinvolgere dalla cultura del dono e a invitare, a loro volta, i loro coetanei a diventare donatori. Non una semplice buona azione, ma un gesto di responsabilità per la collettività: quanti sono nelle condizioni di farlo, possono compiere un’azione concreta per far fronte alle tante urgenze ed emergenze di ogni giorno. Un messaggio di forte valore educativo per gli studenti, una buona pratica di cittadinanza responsabile che il Rambaldi – De Fazio promuove nell’attività formativa quotidiana. Alle due mattinate di formazione, hanno fatto seguito, nei due istituti, due mattinate di donazione a cui hanno partecipato numerosi studenti che hanno già compiuto la maggiore età, guidati dagli operatori sanitari, i dottori Luigi Froio e Paolo Marcione e gli infermieri Massimiliano Ventura, Antonio Gullì, Bertuca Francesco e Anna Vergata, e dai volontari dell’ Avis cittadina".
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