Partenza più che positiva per la Vigor Lamezia di Renato Mancini

vigorlamezia2_964e8_4a6bd_39b9c.png

Lamezia Terme – Quella tra Reggina e Vigor Lamezia alla vigilia era una gara da tripla e tale si è alla fine confermata, con il risultato in bilico fino alla fine. Da un lato una Reggina in crisi e che non poteva più fallire l’appuntamento con i tre punti, dall’altra un undici scivolato in zona play-out dopo aver raccolto appena un pari dalle ultime quattro uscite, nonché fresco di cambio della guida tecnica. Solitamente, infatti, nel calcio l’arrivo di un nuovo allenatore genera, quantomeno nelle primissime partite, la cosiddetta “scossa” all’interno dello spogliatoio. Si azzerano tutte le precedenti gerarchie e, quindi, anche chi prima aveva trovato meno spazio centuplica gli sforzi per cercare di riguadagnare terreno a livello di minutaggio. Ed in effetti in riva allo Stretto si è vista una Vigor che, pur essendo stata costretta soprattutto alla difensiva in virtù del maggior tasso tecnico avversario, si è comunque dimostrata attenta ed improntata allo spirito di sacrificio.

Agli amaranto, così, alla fine ha concesso poche palle gol nitide, riuscendo, al contempo, a sfruttare una delle due vere azioni da rete costruite. Prosegue, dunque, la tradizione favorevole degli ultimi 10-15 anni al “Granillo”. Anche quello che fino a ieri pomeriggio era l’ultimo precedente di campionato dei biancoverdi in casa della Reggina, aveva infatti visto i lametini tornare con l’intera posta (0-2) in saccoccia. Era l’11 marzo 2015 e si giocava la decima giornata di ritorno del girone C della neo ricostituita Serie C unica. Qualche anno prima c’era stato un altro exploit vigorino al “Granillo”, ma in quel caso ai danni dell’Hinterreggio nel torneo di C2. Un’affermazione, quest’ultima, molto importante poiché si trattava di un delicato scontro salvezza. Tant’è che al termine di quella stagione la formazione lametina si salvò a differenza di quella che allora era la seconda squadra di Reggio Calabria.

Per la seconda volta in questo torneo, Curcio, anche ieri out al pari di Coppola, Colella e del solito Marigosu, e compagni trovano il gol in pieno recupero. Era già successo contro l’Enna, ma in quel caso il centro di Spanò fu molto meno pesante dato che si era già sul 2-0. Dobbiamo invece risalire all’annata scorsa per trovare una rete così preziosa in zona Cesarini. Esattamente alla marcatura con la quale il 16 febbraio 2025 Franco Padin firmò l’1-2 contro il Rende sul neutro di San Fili. Fu, quello, uno dei tre gol stagionali segnati dopo il 90’ e valsi altrettante vittorie al fotofinish. Gli altri due furono, nello specifico, il 2-1 di Pedro Rodriguez nel match casalingo con la Rossanese ed il 3-2 di Simone Fioretti, sempre al D’Ippolito, contro il Castrovillari.

Con Staiano salgono a cinque i calciatori andati già a segno in campionato, otto se consideriamo anche la Coppa Italia. Restano appena due, di contro, gli assist vincenti, entrambi ad opera di Amendola. Anche dopo l’uscita di scena di Foglia Manzillo, d’altronde, la squadra continua a fare molta fatica a trovare la via del gol. Tralasciando il match di Coppa Italia al cospetto di un allora impresentabile Messina, degli attaccanti in organico soltanto Spanò e Tandara si sono sin qui sbloccati: due gol, di cui uno dal dischetto, per il primo ed uno, peraltro a risultato ormai acquisito, per l’ex Gioiese. La metà delle sei reti sin qui fatte portano la firma di centrocampisti. Qualcosina, in tal senso, dovrebbe migliorare con i via via sempre più minuti messi nel motore da Embalo e Bammacaro, nonché con i recuperi di Colella, Marigosu e dei play di centrocampo Curcio e Coppola. A tale stitichezza realizzativa sta fortunatamente facendo da contraltare positivo la quadra trovata, da ormai una ventina di giorni, a livello difensivo. Contro Sambiase, Paternò, Nissa e Reggina, complessivamente, infatti, sono stati appena due i gol incassati. Ieri, poi, ha giocato per la prima volta dal primo minuto il prestante Errico, andato a comporre la linea arretrata con Sanzone e Montebugnoli. Mister Mancini ha infatti confermato la difesa a tre impiegata da Foglia Manzillo e anche da Neri contro la Nissa, ma ha poi tolto un centrocampista per giocare a tre in avanti. Per la precisione, a Reggio Calabria ci si è schierati con un 3-4-2-1.

La rete di Staiano ha interrotto tanto un digiuno di vittorie che perdurava da ormai quattro giornate, quanto un’astinenza dal gol di oltre 450’. Ma è anche servita per abbandonare quella zona play-out nella quale si era scivolati dopo l’immeritato kappaò casalingo contro la Nissa. Restano venticinque, incluso l’ormai ex Lanciano, in settimana accasatosi al Soriano, gli elementi sin qui utilizzati in queste prime dieci gare ufficiali. Ancora non impiegati, seppur per motivazioni diverse, il terzo portiere Stella, Sardo e Marigosu. Già da qualche settimana si è invece conclusa la parentesi in biancoverde di Mattia Malara. La mezzala classe 2007 si è trasferita al Bocale senza aver di fatto giocato neanche un minuto con la maglia vigorina.  All’opposto, finora non ha saltato neanche un minuto ufficiale il solo Montebugnoli. Sia in campionato che in Coppa Italia, sono sempre partiti titolari Sanzone, Montebugnoli e Mascari.

Ferdinando Gaetano

© RIPRODUZIONE RISERVATA