Lamezia Terme - Nei giorni scorsi abbiamo puntato il focus sui sei atleti calabresi in gara in questa trentatreesima edizione dei Giochi Olimpici. In realtà, seppur con ruoli diversi, della folta pattuglia azzurra partita alla volta della capitale transalpina fanno parte anche due lametini. Nella scherma altrettanti gli arbitri italiani. Il siciliano, ma oramai trapiantato in Friuli, Gaspare Amata nel fioretto ed il lametino Luigi Martilotti nella sciabola. A distanza di ventotto anni, un arbitro lametino torna sul palcoscenico olimpico. Ad Atlanta ’96 tale privilegio era infatti già toccato a Roberto Costanzo, peraltro a sua volta presente a Parigi come dirigente, addetto ai rapporti internazionali con gli arbitri, della nazionale azzurra di scherma.
Tornando a Martilotti, Parigi 2024 rappresenta un meritato riconoscimento dopo aver diretto in ben nove Campionati del Mondo Assoluti ed essere stato insignito, sia nel 2022 che nell’attuale anno, come terzo miglior arbitro al mondo di sciabola. Il quarantaduenne fischietto lametino è stato tenuto a riposo nella gara di sciabola maschile individuale per la presenza dell’azzurro Gigi Samele, che si è poi aggiudicato la medaglia di bronzo. Nella scherma, insomma, la scuola arbitrale lametina si conferma come la più numerosa e prestigiosa in Italia, nonché tra le migliori al mondo.
Fer.Gae.
Luigi Martilotti e Roberto Costanzo durante le gare di Scherma a Parigi
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