Vigor Lamezia, capitano Foderaro: "Domenica dobbiamo far valere il fattore campo"

luiprile-2024_1735f_ec5ff.jpg

Lamezia Terme - Carriera lunghissima, anche se non ancora quanto quella del fratello maggiore Marco, ed a forti tinte biancoverdi per il quasi quarantenne, lo diventerà il prossimo 11 settembre, Giovanni Foderaro. Il centravanti di Pianopoli si è infatti formato nel settore giovanile vigorino, dal quale ha poi spiccato il volo verso quella serie B assaporata giusto un paio di stagioni, per poi girare in lungo ed in largo la penisola, soprattutto da Roma in giù. Ben quattro, tuttavia, le diverse esperienze con la maglia della Vigor Lamezia, con la quale potrebbe quindi chiudere, dopo averla aperta, la propria carriera.  “Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra del mio paese,  - ricorda - poi sono passato alla Vigor vincendo sia il campionato Giovanissimi che Allievi regionale, avendo come allenatori, rispettivamente, Franco Eusebio e Rocco Castaldo. A 15 anni feci l’esordio in prima squadra. Era l’ultima giornata del torneo di serie D (domenica 21 maggio 2000 ndr) e subentrai a Galetti segnando anche il gol del definitivo 6-2 al Torretta”.

Squadra lametina che chiuse in terza posizione, dietro Igea Virtus e Potenza, quella stagione. Nella successiva, l’allora giovanissimo “Giovannino” parti’ aggregato stabilmente con i grandi, guidati in panchina da Gennaro Pulice. Il tempo di collezionare una decina di presenze, diverse delle quali dal primo minuto, e arriva la grande occasione. “A gennaio mi acquistò l’Hellas Verona che militava in serie A. Mi aggregarono nella squadra Primavera e qualche volta venivo chiamato per allenarmi in prima squadra. A novembre 2003, a 19 anni, feci l’esordio in serie B: a Salerno contro la Salernitana”. Successivamente il ritorno in prestito, per una stagione e mezza, alla Vigor, che nel frattempo era approdata in C2. Lo ricordiamo fare coppia in avanti con il ben più esperto ex Reggina Emilio Belmonte. Tra i due c’era un’ottima intesa calcistica e realizzarono entrambi dei gol di pregevola fattura, qualcuno addirittura da cineteca. Per Foderaro arrivarono così i primi gol da professionista. “Ricordo in particolare il primo, segnato a Castellammare contro la Juve Stabia. Dopo questa seconda parentesi lametina, tornai a Verona, collezionando dieci presenze nel campionato di serie B 2006-07. Torneo che in quella stagione vide la presenza della Juventus (retrocessa l’anno prima per i noti fatti di calciopoli ndr)”.

Quindi di nuovo C2 con Biellese e Viterbese. A seguire tanta serie D, e una spruzzata di C2 conquistata sul campo ad Aprilia, prima delle varie puntate fatte, da otto-nove anni a questa parte, nell’Eccellenza calabrese. Massimo torneo regionale dove, nelle due stagioni pesantemente condizionate dall’arrivo della pandemia, è tornato a vestire la casacca vigorina. Nel 2021-22 la proficua, con una trentina di presenze e otto gol, avventura in D a Paternò, prima di risposare, per la quarta volta, la causa biancoverde, stavolta ripartendo addirittura da quel campionato di Promozione stravinto nella scorsa stagione e nel quale è andato a segno la bellezza di ventuno volte. Soltanto cinque, invece, quelli messi a referto in questo torneo di Eccellenza (più due in Coppa Italia). Particolare curioso, sono stati tutti e cinque realizzati nei secondi 45’. Tolti quelli valsi il momentaneo 0-3 e 0-4 in casa della Stilomonasterace, gli altri sono stati decisamente pesanti. Il primo stagionale ha infatti dato il là alla rimonta, da 2-0 a 2-2, di Vibo Marina contro il Soriano, uno ha deciso il match casalingo con l’Isola Capo Rizzuto ed il restante il momentaneo 0-1 nella gara giocata in casa della Reggioravagnese e finita 0-2. Ventidue le presenze complessive, di cui sei fatte subentrando nella ripresa, in questa stagione regolare. Nello specifico, dopo aver saltato la prima giornata per squalifica, ha giocato le successive sette gare. Un infortunio muscolare lo ha quindi tenuto fermo per cinque consecutive partite. Una volta rientrato in gruppo, e’ sempre  sceso in campo, dal primo minuto o a gara in corso, eccezion fatta per la trasferta di Gioiosa Jonica, allorquando è stato tenuto a riposo precauzionale. “Quest’anno – ammette - non ho avuto tanta continuità a causa di qualche problemino fisico. A livello di squadra abbiamo pagato un periodo, nella fase iniziale, dove non siamo stati mai al completo a causa di qualche assenza, steccando alcune gare, soprattutto in casa, e perdendo, di conseguenza, punti importanti. A dicembre la rosa è stata allungata con l’innesto di giocatori validi che stanno dando il loro contributo, come del resto tutti. Abbiamo fatto tante vittorie consecutive e quindi si può dire che è stato disputato un campionato importante. Bisogna dare merito a chi è arrivato davanti poichè, nonostante la nostra rincorsa, non ha mai mollato. Ora dobbiamo giocarci il tutto per tutto nei playoff, visto che arrivando in fondo c’è la possibilità di fare il salto di categoria”.

Per conquistare quella che sarebbe la sua quinta promozione in carriera, dopo il campionato di D vinto ad Aprilia, quelli di Eccellenza con le casacche di Isola Capo Rizzuto e Corigliano e quello di Promozione con la Vigor, domenica bisognerà quantomeno non perdere, al “D’Ippolito”, contro il Cittanova nella finale play-off regionale. Così facendo, si andrebbe a sfidare il Bisceglie nella doppia sfida della prima fase nazionale. Quindi, in caso di ulteriore qualificazione all’ultima e decisiva fase, i 180’ contro la vincente dell’incrocio Campania B – Basilicata.  Ma adesso l’attenzione deve essere tutta per il Cittanova, compagine solida ed arcigna, battuta con un tirato 1-0 nel match d’andata di campionato, mentre al “Morreale Proto” è finita 0-0 al termine di 90’ tuttavia pregni di pericoli per i due portieri. “Domenica affronteremo una buona squadra per la categoria. Non sarà facile, ma noi dobbiamo sfruttare il fattore casalingo senza pensare al doppio risultato a disposizione”.

Il cognome Foderaro a Lamezia è sinonimo di longevità calcistica. Davvero raro trovare due fratelli che, a 43 e 40 anni suonati, continuano a fare la differenza, o comunque a non sfigurare affatto, in un campionato dagli elevati toni agonistici qual è quello di Eccellenza calabrese. Per giunta giocando nella stessa squadra. Qual è il segreto? “Condurre una vita sana ed abbinata a quello che si fa. Per il resto, – aggiunge l’attaccante classe ’84 – aiuta molto avere ancora gli stimoli giusti”.

Certo, prima o poi bisognerà fare definitivamente i conti con la carta d’identità. “Ancora ho voglia di giocare, pur essendo consapevole che non succederà per molto. In futuro mi vedo ancora nel calcio, mi piacerebbe lavorare con i ragazzi. Tra l’altro a luglio, assieme a mio fratello ed un altro ragazzo, faremo un’academy con un progetto di lezioni individuali per ragazzi che vorranno integrare allenamenti personalizzati”. Nessun hobby particolare per l’ex Verona. “Preferisco passare il tempo libero con mia moglie Fiorella e le nostre bimbe Giorgia e Gaia”. Quanto a squadra del cuore e idolo calcistico, Giovanni Foderaro dichiara di “tifare Lazio. Il mio idolo, invece, è sempre stato Ronaldo il fenomeno”.

Ferdinando Gaetano

© RIPRODUZIONE RISERVATA