Vigor Lamezia, presentato il nuovo allenatore Mancini: "Chiesto unità d'intenti. Con l'impegno si possono spostare le montagne"

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Lamezia Terme – Presentato alla stampa il nuovo allenatore della Vigor Lamezia che, come ormai noto da qualche giorno, risponde al nome del nocerese Renato Mancini. Per lui un ritorno in biancoverde a distanza di oltre venticinque anni dalla sua precedente avventura da calciatore. “Questa volta – ammette - sarà un compito più pesante  e con più responsabilità. Ci attende subito un banco di prova non certo dei più facili, ma anche la Vigor ha un suo blasone ed è giusto che venga evidenziato. Sono contentissimo di essere qui anche se, ovviamente, non ho la bacchetta magica. Alla società, e vi includo anche diesse, diggì e via dicendo, ho chiesto unità d’intenti. Non è mai semplice subentrare in corsa, specie in una piazza esigente qual è quella di Lamezia. Dopo tanti anni, finalmente si è tornati a disputare un torneo importante ed è giusto fare di tutto per mantenere la categoria”.

A rappresentare la società il presidente Salvatore Rettura. “Ringraziamo mister Foglia Manzillo per il contributo dato in queste prime giornate. Purtroppo sta diventando una nostra consuetudine separarci ogni anno con un mister. La scelta, coadiuvata dal direttore sportivo, è ricaduta su mister Renato Mancini che chiunque fa calcio conosce. Ha tante esperienze calcistiche alle spalle. I ragazzi sono contenti dei primi quattro allenamenti già fatti con il nuovo allenatore e carichi per il prossimo impegno. All’esordio gli toccherà una squadra blasonata ed obbligata a vincere il torneo, ma che finora sta zoppicando più di noi visto il potenziale di cui dispone. A Renato auguro di portare a casa un risultato positivo già domenica”.

Viaggia sulla stessa onda di pensiero il direttore sportivo Giovanni Caterino. “Anch’io ci tenevo a ringraziare mister Foglia Manzillo ed il suo secondo Giovanni D’Alessio per il lavoro fatto. Nel calcio ci sono delle dinamiche che purtroppo ogni tanto vengono fuori, per cui si è fatta una scelta ed è ricaduta su mister Mancini. Per quanto mi riguarda, cercherò di mettermi a sua disposizione come fatto con il precedente tecnico. Subentrare in corsa, peraltro subito affrontando una gara importante qual è quella che ci attende domenica, non è facile. Stiamo provando a dargli una mano per quello che è il suo modo di allenare e di lavorare. Il nostro obbiettivo resta sempre quello di una salvezza tranquilla e sicuramente faremo qualcosa di buono”.

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L’ex giocatore del Catanzaro risponde così a chi gli chiede se non si sia trattato di un esonero un po' troppo frettoloso. “Quella di Foglia Manzillo era stata una scelta condivisa con l’intera dirigenza, perché fin dal primo giorno ho messo sul tavolo diversi profili. Che il rapporto sia terminato è perché ci siamo resi conto che c’erano delle cose che non potevano andare avanti e per il bene della Vigor abbiamo deciso, assieme alla società, di voltare pagina. Se parliamo di punti, avevamo raccolto quelli giusti. Però bisogna valutare per il futuro e ci siamo resi conto che per certe dinamiche, sia tecnico-tattiche che di confronto, ci mancava qualcosa. Probabilmente il mister non si è integrato come doveva nell’ambiente lametino. Tanti aspetti, insomma, ci hanno fatto propendere per cambiare. Se stiamo pensando già al mercato di dicembre? Prima vorrei che recuperassero tutti per dare modo al mister di valutare bene la rosa. Poi si faranno le scelte più opportune. In  tanti anni non avevo mai visto così tanti infortuni, ma non ci piangiamo addosso dato che alcuni stanno recuperando”.

Mister Mancini rimarca la difficoltà della serie D. “Un campionato che nel girone di ritorno cambia spesso inerzia e nel quale le siciliane sono decisamente più numerose e quindi avvantaggiate. Quanto alle squadre migliori, il Sambiase ha fatto degli innesti importanti, è solido, quadrato e gioca con il coltello tra i denti. Difficile da affrontare come testimoniato dai risultati. La Reggina ambisce al salto di categoria dopo averlo fallito per un soffio la scorsa stagione.  Poi ci sono squadre attrezzatissime quali Savoia e Nissa, sebbene quest’ultima stia faticando in rapporto all’organico che possiede, dato che vanta diversi giocatori che due anni fa hanno stravinto il campionato con il Trapani. C’è’ la Gelbison  che di recente è stata tra i professionisti e che ha sempre allestito squadre importanti. La Vibonese ogni anno ha velleità di alta classifica.  E infine non dimentico Gela e Messina che hanno speso tanto. Non è mai semplice, comunque, trovare subito la quadra”.

Il tecnico di Nocera Terinese ha parole di elogio per i suoi nuovi ragazzi. “Ho trovato un gruppo molto disponibile a recepire quelle che sono le mie idee, le quali vanno comunque centellinate sul campo. Sarei un pazzo ad andare a cambiare immediatamente il modulo senza prima capire bene il materiale umano che ho a disposizione. Siamo un po' limitati dagl’infortuni, ma ai ragazzi ho ripetuto che con l’impegno si possono spostare le montagne”.

Alla fine, tra i diversi allenatori locali sondati, l’ha spuntata quello meno trapelato all’esterno. “Non è stata una trattativa lunga essendo bastate quattro parole.  La società non voleva sbagliare e quindi ha ponderato bene la scelta finale. Non sono stato l’unico tecnico interpellato, ma la dirigenza avrà ponderato bene i pro e i contro di ognuno di noi. Stagione di rivalsa per me? Sicuramente. Nel calcio, come nella vita, ci sono alti e bassi anche a seconda delle situazioni che ti ritrovi ad affrontare. L’importante è rimettersi in carreggiata con entusiasmo”.

Andando a scorrere i risultati sin qui ottenuti da Curcio e compagni, il neo trainer biancoverde afferma che “i punti sono stati non pochi. Se tuttavia calcoliamo il calendario, vado a storcere un po’ di più il muso, nel senso che fuoricasa si poteva fare qualcosina in più, vedi contro un Paternò ch’era in grosse difficoltà societarie. C’è da lavorare tantissimo sulla testa, sull’idea di gioco e sulla condizione psico-fisica. Importante è lottare per cercare di raccogliere quanti più punti su ogni campo. Poi se si avrà la possibilità di fare qualcosa in più ben venga”.

Ferdinando Gaetano

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