Bomba distrugge auto al giornalista di "Report" Ranucci, la vicinanza e solidarietà della Calabria

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Roma - Un ordigno con circa un chilo di esplosivo posizionato vicino all'auto del giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci. E' quanto accertato dagli investigatori intervenuti dopo l'esplosione che ha coinvolto le macchine del giornalista e della figlia parcheggiate davanti casa a Pomezia. Dai primi rilievi, sembra che l'ordigno sia stato piazzato tra la vettura e un cancello. I residui sono stati sequestrati e verranno sottoposti ad accertamenti. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri che stanno acquisendo le immagini delle telecamere ad ampio raggio che potrebbero aver immortalato chi ha piazzato la bomba.

L'ordigno rudimentale che ha danneggiato le auto del giornalista Sigfrido Ranucci, fuori la sua abitazione a Pomezia, non è stato azionato a distanza o con un timer ma è stato lasciato, presumibilmente con la miccia accesa, tra due vasi esterni alla villetta. È quanto emerge dalle prime verifiche investigative svolte dai Carabinieri coordinati dai pm della Dda. Gli inquirenti stanno cercando eventuali telecamere che abbiano immortalato il momento cui l'ordigno è stato lasciato.  Vicinanza anche dalla Calabria sul vile attentato a Ranucci.

Reazione 

Occhiuto: "Attaccare un giornalista equivale ad attaccare la libertà di stampa e il diritto dei cittadini di essere informati"

"Solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia per il gravissimo attentato subito. Attaccare un giornalista equivale ad attaccare la libertà di stampa e il diritto dei cittadini di essere informati. Va respinta con fermezza ogni violenza, minaccia o forma di intimidazione". Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.

Orrico (M5S): "Contro Ranucci gesto inquietante, non mollare"

"Una bomba, questa notte a Pomezia, è esplosa sotto l'auto del conduttore di #Report e giornalista Sigfrido Ranucci danneggiando anche l'altra macchina di famiglia parcheggiata lì vicino. Una deflagrazione così potente che avrebbe potuto uccidere chiunque si fosse trovato a passare in quel momento. Solidarietà e vicinanza a Sigfrido per l'inquietante accaduto: noi siamo sempre stati, e continueremo a stare, dalla tua parte. Non mollare". Lo scrive sui social la deputata M5S Anna Laura Orrico.

TgR Calabria: "Attentato a Ranucci attacco alla libertà di stampa"

"Il gravissimo attentato contro Sigfrido Ranucci è un attacco alla libertà di stampa e al giornalismo indipendente. L'intera redazione della TgR Calabria esprime la sua totale solidarietà al conduttore di Report e alla sua famiglia. Siamo a fianco di Sigfrido e vicini alla sua redazione: Report è una delle trasmissioni orgoglio della Rai, e merita il sostegno incondizionato dell'azienda, in tutte le sue articolazioni. Giornalismo indipendente e democrazia vivono insieme. Attaccare l'uno significa attaccare l'altra". E' quanto si legge in una nota del Cdr della TgR Calabria. 

Manfredi: "Vicinanza di Napoli e dei sindaci italiani"

"L'attentato a Ranucci rappresenta atto di gravità assoluta: un attacco a libertà di stampa, al diritto alla verità, alla democrazia, a tutti noi. Ho telefonato personalmente a Sigfrido per esprimergli la piena solidarietà e vicinanza della città di Napoli e dei sindaci italiani". Così, su X, Gaetano Manfredi, presidente nazionale Anci e sindaco di Napoli.

Scutellà: "Solidarietà e vicinanza a lui e alla famiglia"

"Questa notte un ordigno ha fatto saltare in aria l'auto di Sigfrido Ranucci proprio sotto la casa dove vive con la sua famiglia. Per me Ranucci non é solo un amico ma un professionista come pochi, un giornalista libero, coraggioso e sempre alla ricerca della verità, che rispetta e crede fortemente nella grande funzione sociale del suo lavoro, non al soldo dei potenti". Lo afferma, in una nota, l'ex deputata del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà, consigliera regionale della Calabria. "Quando nessuno mi credeva, quando nessuno voleva ascoltarmi - aggiunge Scutellà - Sigfrido Ranucci ha dato voce non solo a me ma a tutti i calabresi onesti. Per questo lo ringrazierò sempre, perché no, non siamo tutti uguali. La mia piena solidarietà e vicinanza a lui e a tutta la sua famiglia per questo atto intimidatorio violento e pericoloso per tutti. Pericoloso perché quando la libera informazione e la stampa sono sotto attacco lo è anche e soprattutto la democrazia".

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