Lamezia, candidati a sindaco fra veti e distinguo: campagna elettorale già al via

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Lamezia Terme - La politica non sembra andare in vacanza nonostante il gran caldo e la prevista pausa dopo il prossimo Consiglio comunale di fine mese. Anzi, da un lato, "l'emergenza" raccolta firme per il referendum sull'abrogazione della Legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, tema che agita il dibattito nazionale ed è naturalmente molto sentito al Sud, dall'altro la "necessità" di preparare con anticipo la "corsa" in vista della campagna elettorale per le elezioni comunali. Elezioni che quasi certamente dovrebbero svolgersi nella prima finestra utile della prossima primavera, accorpate al referendum nel caso, come previsto, la raccolta firme (500mila) andrà in porto. E sarà inevitabile, a nostro avviso, che il tema Autonomia differenziata con i suoi "distinguo", avrà anche un peso non indifferente sull'esito delle Comunali.

Insomma, tra banchetti per la raccolta firme e rumors sulle candidature, di fatto la campagna elettorale è già iniziata. Ad oggi, in entrambi gli schieramenti (centrodestra e centrosinistra), non solo gli animi sono "agitati", quanto le divisioni sembrano essere abbastanza marcate. Nel centrodestra, il sindaco uscente, Paolo Mascaro (Forza Italia) appare il favorito numero uno per la ricandidatura. Tuttavia, abbandonata da lui la strada civica, ora il suo partito deve fare i conti con i desiderata degli altri partner. A cominciare da Fratelli d'Italia, all'opposizione in Consiglio comunale, intenzionata pare ad avanzare una propria candidatura. E al momento non si esclude che il nome più in voga possa rispondere a quello di Ersilia Amatruda, candidata alle recenti Europee e con un discreto ascendente nell'elettorato lametino di riferimento. Anche la Lega, in aperto dissenso ormai da mesi con Mascaro, potrebbe mettere sul piatto un'altra candidatura. Secondo alcuni, addirittura anche quella dello stesso leader locale, il deputato Domenico Furgiuele. L'area centrista (Nuovo Cdu-Udc Noi Moderati) si "accoderebbe" a Forza Italia e quindi a Mascaro. Poi, nella stessa area ci sono altri rumors che riguardano il nome di Gianpaolo Bevilacqua, ma in generale fra la "destra" satellite, magari con proprie liste, non mancheranno certamente altri outsider. Certo, nel centrodestra comunque tutto si potrebbe ricomporre o, in ogni caso, potrebbero prevalere logiche relative alle rappresentanze partitiche e territoriali per le quali magari a Lamezia non spetta il candidato a sindaco espressione di Forza Italia, ma di uno degli altri partner. In quel caso Mascaro accetterebbe questa condizione? Magari in cambio di future candidature in altri contesti elettivi? Qui, si aprirebbero nuovi scenari in vista non solo delle Regionali ma anche delle Politiche dove già non mancano gli "spifferi" di probabili nomi vicini al sindaco pronti a scendere in campo e tentare la scalata alla Camera o al Senato. Discorso a parte poi, merita Azione. Presente ora in Consiglio comunale con due consiglieri e che al momento pare non abbia sciolto alcuna riserva su dove collocarsi. Centrodestra? O centrosinistra? Con la leader cittadina, Annita Vitale altro nome "caldo" per una possibile candidatura a sindaco.

Sul versante centrosinistra, invece, c'è chi, come Gianni Speranza (che continua a sostenere di non essere iscritto a nessun partito) avanza ipotesi di "sondaggi" che dovrebbero servire a determinare la scelta della candidatura a sindaco, dichiarandosi comunque disponibile. Disponibilità palesata da diversi mesi anche da un altro ex sindaco, Doris Lo Moro la quale non disdegna la candidatura alle primarie per la corsa alle Regionali del 2026, ma che è altrettanto palesemente "sostenuta" dal segretario cittadino del Pd, Gennarino Masi nella corsa alla candidatura per le elezioni Comunali di Lamezia. Di altri nomi "spendibili" nella coalizione al momento pare non si discuta. Ma le sorprese nel centrosinistra, la storia locale insegna, non sono escluse. Poi ci sono anche qui i Movimenti e le Associazioni che, al di là dei partiti, possono avere un certo peso e un valore aggiunto se scevro da personalismi o dalla creazione di liste "alternative" che servono solo a minare l'unità.

Insomma, per ora, in entrambi gli schieramenti principali si cercano improbabili "endorsement" che per la verità tardano ad arrivare o che rischiano di non arrivare mai.

A. C.

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