Lamezia, il "Borgo Antico" della Icom si farà: in via di ultimazione la pratica che dovrà poi passare dal Consiglio comunale

icom-terreno-via-del-progresso_90a2d.jpgIl terreno in via del Progresso

Lamezia Terme - Si torna a parlare del "Retail Entertainment center regionale", ovvero quell'investimento commerciale meglio conosciuto come "Borgo Antico" che dovrebbe sorgere in via del Progresso alla confluenza con la Statale 280. Dopo anni di attesa, proteste, polemiche e ricorsi, l'iniziativa dell'imprenditore catanzarese, Floriano Noto, dovrebbe andare a buon fine, magari ora con diverse tipologie di esercizi commerciali. All'epoca si parlava di un mega outlet (sulla scorta di quanto realizzato per esempio a Valmontone, vicino Roma, tanto per rendere l'idea), oggi forse qualcosa potrebbe cambiare.

Secondo quanto appreso, infatti, ormai da parecchie settimane sono state avviate diverse interlocuzioni fra l'entourage dell'imprenditore e il Comune di Lamezia Terme, nella persona dell’assessore Stella. Incontri finalizzati a portare a termine tutto ciò che necessita affinché la pratica si chiuda con permessi, convenzioni e quant'altro, per avviare il progetto in programma. Una pratica che comunque dovrà avere il consenso del Consiglio comunale di Lamezia Terme il quale, quasi sicuramente, si orienterà a far sì che la Società Icom possa concretamente avviare i lavori. A meno di sorprese, insomma, vi è la convinzione adesso che è interesse anche del Comune sbloccare una situazione che in quella zona faciliterebbe l'accesso al nuovo palazzetto dello sport, tanto per fare un esempio. Si prevede, infatti, la sdemanializzazione di alcuni tratti di strada che insistono nell'area.

Una vicenda iniziata nel 2002

La vicenda del "Borgo Antico", come si ricorderà, parte dal lontano 2002 allorquando la Società Icom dell'imprenditore Noto, dopo aver acquistato il terreno, decise di realizzare un mega investimento commerciale chiedendo al Comune il permesso di costruire. Quella iniziativa sollevò la protesta dei commercianti di Lamezia che scesero in piazza per dire "no al Borgo Antico" con tanto di manifesti, cartelli e slogan. Fu una stagione intensa di polemiche anche perché alcuni sottolineavano che su quei terreni fu fatta una speculazione e che erano comunque "terreni agricoli". Insomma, si sollevò un vespaio infinito per cui il progetto fu bloccato. Dal Comune arrivò il diniego al permesso di costruire e la Icom presentò ricorso al Tar che si pronunciò contro il Comune (nel dicembre 2013) per quanto riguardava la responsabilità a non concedere la licenza a costruire. Ma arrivò il pronunciamento a favore alla Icom rispetto alla richiesta di risarcimento "per la responsabilità del Comune di Lamezia Terme per i danni cagionati alla Icom srl". Risarcimento che fu stabilita in 22 milioni di euro. Una cifra enorme (la richiesta dei legali di Noto fu ancora più eclatante, 53 milioni di euro). Contro questa decisione il Comune dal canto suo presentò ricorso al Consiglio di Stato (2015) che lo accolse. Quindi, niente risarcimento danni. Nel 2017 la Icom ripresenta al Comune di Lamezia un'istanza sulla base del pronunciamento del Consiglio di Stato, relativamente alla richiesta di costruire.

A. C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA