Lamezia Terme - Iscritti, simpatizzanti e dirigenti, al termine dell’ultima tornata elettorale, si sono incontrati all’interno della sede di “Mtl con Salvini”, anche con l’obiettivo di analizzare il voto espresso nella città della Piana alle recenti elezioni regionali. “Sfortunatamente - sostengono dal Movimento - molti disconoscono che è stata portata avanti una campagna elettorale completamente priva di contenuti e programmi, scialba, nessun comizio in piazza e senza alcuna offerta alternativa. Spesso si dimentica che per essere eletti servono le preferenze (non le ciance) e questo ragionamento vale in primis per i candidati di centrosinistra, che pur conquistando la Regione e avendo diritto al premio di maggioranza, non sono riusciti a “prendere” Palazzo Campanella. Manca radicamento sul territorio, una politica popolare e la percezione della realtà. E’ solare - dicono - che il centrosinistra, dopo dieci anni di governo locale, esce svigorito dalle regionali”. “Non credo – ha affermato il segretario Domenico Furgiuele - che i lametini si siano sbagliati non votando neppure un rappresentate del territorio. I cittadini hanno preferito altri candidati e tale decisione deve essere rispettata, senza alimentare strampalati teoremi. Adesso “qualche” partito deve riordinarsi, dato che si è aperta una nuova fase nella politica locale. Mtl osserva con attenzione quello che accade nella sua area, dato che alla comunali rappresenteremo Matteo Salvini, unico leader in escalation in tutto il Paese”.
Al portavoce, Fernando Giacomo Isabella, dispiace che ”nel Consiglio ci sarà solo una donna. Questo è un dato che deve far riflettere al pari del preoccupante astensionismo. Inoltre, non è accettabile l’idea che i lametini non sappiano votare. Coloro che propinano ciò dovrebbero volgere lo sguardo verso il recente passato per trovare le risposte alla loro affermazione superficiale”. Per il consigliere Massimo Cristiano, “i risultati delle elezioni regionali hanno mutato una fetta ampia dello scenario politico della città. Lamezia non ha perso, c’è solo stata una indicazione di voto, che tutti siamo chiamati a rispettare, rammentando che il popolo è sovrano. In politica, contano numeri e programmi. Ergo, le possibili alleanze di “Mtl con Salvini” dipenderanno esclusivamente dalla condivisione di un programma utile ai lametini, finora trascurati e danneggiati, a vantaggio di realtà non certo lontane. Aspettiamo i nuovi assetti politici, che a breve cambieranno su scala nazionale, stiamo lavorando alla stesura di un manifesto per la città in prospettiva delle comunali. Il nostro, sarà un programma basato su dieci punti, abbiamo le idee molto chiare e già una lista pronta composta da personalità di ‘peso’. Purtroppo, troveremo i conti del comune a pezzi, per questo motivo saremo supportati in campo economico da economisti di fama nazionale. Il nuovo governo lametino, ha necessariamente bisogno di persone competenti e vicini alla realtà del territorio”.
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