Lamezia, Mazzei (Ncd): "Se Sindaco voleva far cosa giusta per città non doveva ritirare dimissioni"

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la nota del consigliere comunale Raffaele Mazzei del Nuovo Centro Destra sul ritiro delle dimissioni del sindaco Speranza.

"Le dimissioni del Sindaco di Lamezia Terme rappresentano la pagina politica più squallida mai letta e scritta da Gianni Speranza, Francesco Grandinetti e Teresa Benincasa, responsabili di aver tradito il mandato ricevuto dai cittadini per lesclusivo interesse personale. Il ritiro delle dimissioni del sindaco Gianni Speranza erano nellaria già dal momento in cui lo stesso le rassegnava, tant’è che durante la seduta di consiglio comunale sul bilancio di previsione 2013 si stava suggellando il patto scellerato per il potere, consolidatosi poi con il voto favorevole di Francesco Grandinetti e di Teresa Benincasa, protagonisti del peggior trasformismo politico in città,  che ha disgustato i cittadini tanto da allontanarli dalla politica e spingerli, giustamente, a disertare le urne. Avremmo preferito non assistere a tale indecoroso spettacolo, epilogo di un' Amministrazione di Sinistra da 9 anni al potere, un'amministrazione inconcludente e non più credibile. Speranza ha perso anche l'ultima occasione per dimostrare ai cittadini il tanto declamato "amore per Lamezia": il Sindaco di una città non può raggirare la collettività per i suoi programmi elettorali sacrificandone le aspettative, e non può farlo ancor più in un drammatico momento di crisi economica.

Speranza ha già dimenticato di aver condotto la nostra città al dissesto, mettendosi all'opera con la sua incapacità ad amministrare il Comune, e con l'aiuto dei dirigenti di sua nomina, lautamente retribuiti, che nessun obiettivo hanno raggiunto nonostante i premi di produttività loro corrisposti, salvo il totale dissesto di Lamezia. Il solo gesto che, oggi, i cittadini attendevano dal Sindaco, quale unica forma di rispetto per la città e per i cittadini, consisteva nel rassegnare le proprie dimissioni, mantenendo fede alla parola data. Solo così, dopo avere ingannato  e nascosto ai cittadini la reale situazione economica finanziaria delle casse Comunali, di cui è il principale responsabile, avrebbe potuto dimostrare di tenere a Lamezia.  Invece, col ritiro delle dimissioni il Sindaco ex-dimissionario continuerà a gestire lEnte, anche e soprattutto in vista delle prossime competizioni elettorali, utilizzando i beni comunali per la propria parte politica, come in passato ha fatto e ciò fu acclarato dal Tar Lazio, che sentenziò contro il Sindaco per aver svolto propaganda illegittima durante la campagna elettorale amministrativa del 2010 attraverso le finanze comunali.

Il sindaco parla di errori di uffici e di dirigenza per nascondere la sua negligenza ed il mancato controllo sulla macchina amministrativa che lo stesso ha guidato ed indirizzato. Lo stesso parla irresponsabilmente di una parte della classe politica lametina che avrebbe puntato e punterebbe ancora sul dissesto. In realtà il dissesto sta nei fatti, sta nei 180 milioni di euro di debiti maturati durante la sua gestione, nei 53 milioni di euro da corrispondere allICOM di Noto. Ancora una volta, se Gianni Speranza avesse ascoltato la minoranza VERA e non avesse peccato di arroganza e di presunzione, non avrebbe portato alla bancarotta il Comune. Qualunque sia la decisione che la Corte dei Conti prenderà sul nostro Comune, questa non potrà purtroppo non tener conto della voragine di debiti presenti nel bilancio comunale che, con la sentenza del Tar sulla Icom, ammonta oggi a 233 milioni di euro e, nonostante il paventato appello al Consiglio di Stato ciò non distoglierà i Giudici della Corte dei Conti dal prendere decisioni secondo legge.

Il consigliere Raffaele Mazzei, rappresentante del Nuovo Centro Destra lametino, intanto ha deciso di dare un taglio a tanta ipocrisia e ha apertamente dichiarato:" Presenterò lettera di dimissioni da Consigliere comunale innanzi ad un notaio, e le mie saranno realmente IRREVOCABILI, a patto che al mio fianco ci siano altri 15 consiglieri comunali pronti a rassegnarle insieme a me, altri 15 consiglieri che non avranno paura di perdere la poltrona e che avranno il coraggio e la dignità per salvare Lamezia".

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