Lamezia: Operazione Perseo, reazioni

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Lamezia Terme - Dopo l'Operazione Perseo ecco arrivare le prime dichiarazioni dei politici in merito alla vicenda che ha visto finire in manette anche politici e noti professionisti.

Sindaco Speranza: “Lavoro magistratura e forze dell’ordine è prezioso”

“L'operazione Perseo in corso nelle ultime ore nella nostra città e nella provincia ha confermato, purtroppo, non solo il peso della 'ndragheta lametina, ma anche la debolezza con la quale certa politica e certa “società civile” hanno continuato a rapportarsi ad essa”. E' quanto ha dichiarato il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. “Il lavoro della magistratura e delle forze di polizia degli ultimi anni è prezioso, ci auguriamo prosegua e vada avanti con sempre più efficacia. Noi, per quanto possibile abbiamo cercato e stiamo ancora cercando di dare una mano alla rinascita della città e alla sua liberazione da questi condizionamenti, attraverso l'affermazione di una cultura della legaltà e della solidarietà, l'imposizione di barriere sempre più forti contro tutti i tentativi di infiltrazione e cercando di essere punto di riferimento per tutti coloro intendono ribellarsi”.

Angela Napoli: “C’è bisogno di legge su scioglimento consigli regionali per infiltrazioni mafiose”

“Ho sempre sostenuto che, in particolare nella nostra Calabria, la c.d. "zona grigia" rappresenta l'humus vitale per le cosche della 'ndrangheta e ormai non c'è inchiesta giudiziaria dalla quale non emerga, purtroppo, questa verità”.  Queste le prime parole a commento dell’Operazione Perseo da parte di Angela Napoli, presidente dell’Associazione “Risveglio Ideale”. “L'odierna operazione Perseo condotta dalla DDA di Catanzaro – aggiunge - incide pesantemente sulle collusioni lametine tra la cosca Giampa', pezzi della politica e di professionisti. Da anni nella città di Lamezia, che tra l'altro ha subito lo scioglimento del Civico Consesso per infiltrazione mafiosa per ben due volte, e' noto il supporto della 'ndrangheta alla politica, ma dall'inchiesta "Perseo" emerge come ormai sono i candidati che chiedono l'aiuto elettorale della 'ndrangheta, la quale è ben contenta di offrirlo, sapendo di poter poi contare nei posti chiave per le sue attività illecite.

Il coinvolgimento dei politici nell'odierna operazione suggella, ancora una volta, la mia tesi denunciata prima dello svolgimento delle ultime elezioni regionali calabresi e per la quale sono stata umiliata, querelata, isolata e minacciata. Credo che ormai sia palese come le varie 'ndrine calabresi abbiano scelto e supportato il proprio candidato nelle ultime elezioni regionali e mi sembra davvero assurdo che proprio in questo periodo, anziché puntare su un'iniziativa legislativa che possa normare lo scioglimento dei consigli regionali per infiltrazione mafiosa, si osi far nascere movimenti di appoggio per far affossare la norma vigente sullo scioglimento degli Enti locali inquinate dalla presenza mafiosa. Così come penso si possa altresì comprendere il perché dell'ostinazione che ha portato un ramo del Parlamento Italiano ad approvare la modifica dell'attuale 416-ter sul voto di scambio, in modo tale da rendere difficile per gli inquirenti la responsabilità dei vari candidati che si servono del supporto elettorale mafioso! Pensare che poi proprio questi politici hanno il barbaro coraggio di salire sui palchi del territorio calabrese per commemorare i caduti delle stragi del '92!”

Puccio (Pd): “Quadro inquietante da Operazione Perseo”

“Il quadro che emerge dall’operazione “Perseo” assume connotati inquietanti”. Così il responsabile operativo del Coordinamento regionale del Pd, Giovanni Puccio. “La magistratura - dice - farà piena luce sulle responsabilità individuali, ma il contesto dei fatti criminosi, le illegalità, e il profilo delle persone, di esponenti politici di primo piano, mette in evidenza una realtà rispetto alla quale occorre riflettere e reagire tutti, la politica, le istituzioni, la società civile. Quello che emerge è la conferma delle sensazioni e delle analisi più dure che  nel corso di questi anni è stato messo ripetutamente in evidenza: il volto di un’organizzazione che intimidisce, aggredisce, ma che si dota anche dei suoi “ammortizzatori sociali” con lo scopo di  radicare la propria ramificazione di potere e contrattare il consenso politico con i rappresentanti delle istituzioni.  In questo quadro la Calabria non avrà futuro perché il dominio della opzione criminale obbligherà gli onesti ad andare altrove, ad emigrare e quelli che rimarranno saranno sempre più prigionieri del dominio del malaffare. Ha ragione il Procuratore Borrelli ad appellarsi alla società lametina tutta. Per quanto ci compete come abbiamo sempre fatto la nostra piena disponibilità a lavorare con tutte le forze democratiche, le associazioni,  con la società, con le autorità religiose. C’è una grande missione da compiere una vera e propria questione democratica da affrontare rispetto alla quale nessuno può sottrarsi”.

Sindaco e Vicesindaco Catanzaro assieme a Tallini plaudono ad operazione ma aggiungono "incredulità per accuse ad Aiello"

''Ai magistrati e alle forze dell'ordine che hanno condotto l'operazione 'Perseo', finalizzata a debellare i fenomeni criminali che condizionano la vita civile e sociale di Lamezia Terme e dei suoi onesti abitanti, va il nostro plauso e il nostro sostegno''. Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, il sindaco ed il vicesindaco di Catanzaro, Sergio Abramo e Sinibaldo Esposito, e l'assessore regionale e capogruppo Pdl al Comune, Domenico Tallini. ''Condividiamo e facciamo nostro - aggiungono - l'appello rivolto dal procuratore Borrelli e dal questore Marino alla cittadinanza lametina perché collabori ad infrangere il muro di omertà che protegge le organizzazioni mafiose, la cui criminosa attività soffoca l'ansia di crescita e sviluppo della terza città della Calabria. Tutto ciò non ci impedisce di esprimere incredulità e stupore per le accuse mosse al senatore Piero Aiello che, conoscendolo da anni, riteniamo assolutamente estraneo a certi meccanismi e lontano anni luce dalla cultura mafiosa che si vuole giustamente colpire. Mai come in questa occasione ribadiamo la nostra fiducia nella giustizia e nel lavoro dei magistrati, assolutamente certi che gli approfondimenti dell'inchiesta serviranno a dipanare ogni dubbio sulla correttezza e sull'onestà di un politico e di un professionista come Piero Aiello, assai stimato dalla gente e che mai avrebbe potuto scendere a patti con la criminalità''.

Cgil Catanzaro-Lamezia: "Operazione ha portato a galla ciò che molti fanno finta di non vedere"

''La Cgil ringrazia le forze dell'ordine e la Magistratura per gli esiti dell'operazione 'Perseo'''. E' quanto scritto in una nota congiunta della segreteria regionale e provinciale di Catanzaro-Lamezia della Cgil. ''Gli arresti di questa notte - prosegue la Cgil - sono riusciti a portare a galla quello che tutti fanno finta di non vedere quando la 'ndrangheta aumenta la propria forza occupando la nostra terra: il rapporto sinergico, la connivenza, la complicità di pezzi delle Istituzioni e della politica con la mafia. Soggetti che si riempiono la bocca di ''Legalità'' mentre tessono legami, stringono affari, ottengono favori con una delle più potenti famiglie 'ndranghetiste del nostro territorio. Ci chiediamo, visto il coinvolgimento pesante che ha portato all'arresto dell'ex consigliere provinciale (ex, solo perché la Provincia è stata sciolta) nonché vice-presidente della Sacal, Bevilacqua, politico di spicco del nostro territorio, se il suo impegno politico e nelle Istituzioni sia servito ai cittadini e non alle cosche; se ha operato, cioè, negli interessi del popolo o della ''sua'' famiglia; quanto questo signore sia riuscito a condizionare le scelte istituzionali e politiche nel settore degli appalti, dei contributi erogati ad associazioni o nella gestione del mercato del lavoro. Da questa inchiesta ci si aspetta uno scatto di orgoglio dei cittadini e della parte sana della comunità Lametina, una risposta seria ed esemplare da parte della politica, a partire dalla richiesta di dimissioni del parlamentare Piero Aiello, coinvolto in prima persona, il quale dovrebbe collaborare con la Magistratura per aiutare chi è deputato a tutelare la Giustizia ed il popolo a far luce sull'intera vicenda''.

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