Lamezia, presidente comitato 4 gennaio: "Lo Moro figura di indubbie qualità"

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Lamezia Terme - "Libero da qualsivoglia condizionamento ideologico o partitico e spinto unicamente dal desiderio di contribuire al bene della mia amata Città natale, intendo esprimere un accorato auspicio in ordine al futuro di Lamezia che deve uscire dal più assoluto ed inaccettabile vuoto politico ed amministrativo nel quale, ormai da troppi anni, è costretta a vegetare. I danni evidenti, che sono conseguiti a quasi un ventennio di disamministrazione e di improvvisazione, hanno determinato un costante regresso del tessuto civico, ormai impotente ad intervenire efficacemente sulle scelte e sugli interventi necessari per assegnare alla nostra Città il ruolo che le compete anche a livello regionale" è quanto si legge in una nota di Basilio Perugini Presidente del Comitato Lamezia 4 gennaio e Presidente dell’Associazione Impegno Civico.

"E ciò - sottolinea - deriva dal fatto che si è creato un insormontabile fossato tra gli amministratori, che evidentemente hanno ignorato le esigenze ed i veri problemi della cittadinanza, e gli amministrati, che, al di là di uno sparuto cerchio magico, non hanno ricevuto la dovuta attenzione. Non vedo luce tra i tanti aspiranti alla massima carica amministrativa, per carità tutti degni e per bene, tra i quali, tuttavia, emerge solo una persona che ha già dimostrato grande capacità di visione e di realizzazione, sia a livello comunale che a livello regionale e nazionale, con la quale, sempre che sia disponibile ad assumersene la responsabilità, si potrebbe intraprendere una difficile risalita".

"Parlo di Doris Lo Moro, che, pur militando in un’aggregazione partitica nella quale non mi riconosco, merita certamente un’adeguata attenzione per le indubbie qualità, umane e professionali, di cui ha dato ampia prova nell’esercizio delle sue varie responsabilità professionali, politiche ed amministrative. Mi rendo conto - conclude - dell’onere che comporterà la sua nuova discesa in campo, ma non vedo altre luci che possano illuminare il difficile percorso di risalita della comunità lametina, che certamente non merita il triste destino che attualmente la riguarda".

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