Ad Angoli di Serrastretta svolta la 34esima sagra della castagna

Immagine-WhatsApp-2025-11-05-ore-14.45.01_8b412dd9_1db4c.jpg

Serrastretta - "La castagna, regina indiscussa del Reventino, ha troneggiato, come ogni anno, da 34 autunni a questa parte, in quel di Angoli, piccola e carinissima frazione di Serrastretta, nella “Sagra della Castagna” organizzata dall’associazione teatrale e culturale Tommaso Mazzei. Una serata davvero speciale quella del 1° novembre scorso che ha visto la partecipazione entusiasta di migliaia di persone che, per i vicoli stretti del centro storico, hanno goduto di panorami notturni mozzafiato sul Golfo di Lamezia, buonissimo food della tradizione antica tipico del periodo del cosiddetto «castagnaturu» e tanta tanta musica in ogni dove con gruppi che hanno girato per le strade con coinvolgenti e tambureggianti melodie come le «Note Popolari» di Paterno Calabro e i «Giganti di Vibo Marina» e poi le meravigliose note del bravissimo fisarmonicista serrastrettese, Antonio Fazio (straordinario prodotto del vivaio locale che ha, da sempre, grande tradizione nella musica popolare come ad esempio con i famosi “Canterini” conosciuti anche all’estero) che hanno fatto viaggiare nel tempo" è quanto si legge in una nota.

"I visitatori - precisano - si sono letteralmente inebriati tra minestre maritate, pasta ai sapori dell’autunno, vari fritti della cucina locale e poi panini, spezzatino, dolci e una meravigliosa torta dedicata all’evento a base di scioglievole e succulenta crema di castagne. Oltre al cuore della festa rappresentato, ovviamente, dalla enorme «rusellara» magistralmente gestita dal signor Domenico – Micu per gli amici – con un continuo e inesauribile flusso di scoppiettanti caldarroste servite, ancora scottanti a deliziare i tantissimi palati in attesa fremente. Oltre alle luci, ai suoni, i profumi e il cibo deifico, però, la 34esima Sagra della Castagna di Angoli, ha inteso promuovere la cultura e parlare in modo specifico del prodotto e dell’alimento intorno al quale ruotava l’intera manifestazione. La festa è stata preceduta da un momento estremamente interessante con ospiti illustri dove si è parlato a tutto tondo della castagna".

"Ospiti del convegno, svoltosi in uno dei molteplici suggestivi luoghi di Angoli, Mariantonietta Mascaro, Francesca Fiorentino referente cultura e tradizioni dell'associazione Tommaso Mazzei, Comunità Slow Food tutela e valorizzazione Castagneti del Reventino, Marisa Gigliotti, referente Slow Food versante ionico e della rete dei castanicoltori, la dietista e nutrizionista Eliana Marasco e Antonio Mancuso dell’associazione Edrevia. Gli intervenuti sono stati introdotti dal presidente dell’associazione “Tommaso Mazzei” Adriano Lucia. La Mascaro ha tenuto, innanzitutto a sottolineare come “La Sagra di Angoli sia stata inserita in un volume divulgativo realizzato dal progetto di cooperazione tra i GAL delle aree castanicole calabresi a cura del CREA".

E ancora: “Bisogna unire le forze. La castanicoltura qui ad Angoli rappresenta un valore aggiunto importante e una risorsa a tutto tondo dato che tutta la filiera (dal legno al frutto) può produrre economia, il problema, però, è che, nel nostro comparto, la Regione non ha interlocutori ed è un peccato che manchi questo tassello sia per eventuali contributi e sia perché, attraverso l’impegno di Marisa Gigliotti, Slowfood ci ha preso sotto la sua ala facendo entrare Angoli in una Rete nazionale di castanicoltura”.

E proprio Marisa Gigliotti ha raccontato come, nel 2012, si creò a Serrastretta la “Comunità delle pastille” per tutelare la preziosa farina e che va avanti ancora oggi con un appuntamento annuale nel mese di dicembre, arrivando poi a creare nel 2019 la Comunità dei custodi dei castagneti del Reventino. “Dobbiamo tutelare il castagneto da frutto – ha detto la Gigliotti – per tutti i vantaggi che ne possono derivare. Infatti siamo arrivati a creare nel 2021, addirittura la Rete italiana dei castanicoltori d’Italia e noi da questa parte, da Serrastretta e dal Reventino, abbiamo spinto perché si arrivasse a crearla”.

“I castagneti sono, davvero, una grande risorsa in tutta l’Italia e a conferma ulteriore del peso che hanno nell’economia, proprio un anno e mezzo fa è stata data vita all’ultima risorsa promozionale di questo settore dalle infinite risorse, ovvero La Custode. Si tratta – ha spiegato – di una mappa filmica che riguarda alcune regioni italiane tra cui la Calabria e noi del Reventino in particolare e dove si raccontano i luoghi e le risorse del territorio che non servono tanto a noi che già le conosciamo, quanto agli altri”. Infine, l’esponente Slowfood ha indicato come strada imprescindibile “che Serrastretta, come hanno fatto altri paesi, diventi paese della castagna. Solo così si potrà avere autorevolezza nel settore e dire la propria in questo ambito”.

A proposito di castagne ed è una figura che non poteva assolutamente mancare, tra i relatori del convegno anche la nutrizionista Eliana Marasco di Decollatura che ha esposto in modo chiaro ed esaustivo le numerose proprietà contenute nei frutti “capaci addirittura di prevenire alcuni tipi di patologie” e poi anche alcuni trucchi per poterle consumare senza che “la notevole quantità di amido presente in esse, influiscano negativamente sulla dieta. Occhio quindi all’indice glicemico che deriva proprio da questo amido che, se nel frutto crudo è in quantità moderate, man mano che aumenta la temperatura, esso si innalza e produce carboidrati. Ciò non significa che non si debba consumare questo delizioso frutto, ma bisogna farlo in modo moderato, magari – ha consigliato la Marasco – bollito anziché arrostito e non quando scotta, ma dopo averlo fatto raffreddare. E, comunque, con moderazione non dobbiamo assolutamente privarcene, anzi”.

Castagna frutto dolcissimo e, ancor di più lo è la farina che viene ricavata dalle pastille ed esse richiamano le pastillare, ovvero delle costruzioni di 4 metri per 4 dove venivano preparate. Pastillare che sono state citate nel corso del convegno sia da Mariantonietta Mascaro che da Marisa Gigliotti e che erano una specie di stazioni sui percorsi isolati di montagna nel Reventino, da dove si vedeva il fumo uscire dal camino che faceva intuire la presenza di qualcuno che si stava adoperando per la realizzazione di questo straordinario prodotto. E proprio con Edrevia, una delle associazioni territoriali, come ha ben spiegato Antonio Mancuso, che si stanno recuperando proprio quei percorsi. “Lavoriamo – ha detto Mancuso – per promuovere il territorio. Quest’anno, ad esempio, abbiamo portato una ventina di escursionisti dalla Sicilia che sono venuti esclusivamente per conoscerci. E gli angolesi, i serrastrettesi, hanno ricambiato con un’accoglienza che hanno rivelato i nostri amici isolani, non hanno trovato in nessun posto in tutta Italia”.

“Siamo un’associazione molto giovane che, però, in appena tre anni ha realizzato ben due percorsi CAI e questo a testimonianza che se l’impegno profuso è mirato i risultati arrivano”. Anche Mancuso ha tenuto a sottolineare che “i percorsi vanno fatti insieme perché solo unendo le forze si raggiungono gli obiettivi”.

La divulgatrice culturale Francesca Fiorentino, angolese doc ha raccontato, infine la leggenda delle castagne di Dino De Lucchi e una bella filastrocca dialettale sul villano e il castagno, una pianta che con i frutti e la legna che se ne ricavano, non lo lascerà mai privo di cibo e di ristoro anche nei periodi dell’anno più freddi e parchi di provviste. Estremamente soddisfatto il presidente dell’Associazione “Tommaso Mazzei”, Adriano Lucia che, dando appuntamento al 2026, ha voluto ringraziare tutti “coloro che hanno permesso a noi, con impegno e dedizione, di organizzare un evento così bello e importante. In particolare, gli abitanti di Angoli, le associazioni del territorio, gli ospiti del convegno che hanno arricchito con informazioni, esperienze e competenze la parte culturale di questo evento che, appunto, non vuole essere solo un momento di svago e di divertimento, ma anche di riflessione. A conferma di ciò, la nostra presenza come associazione, agli Stati generali del castagno che si terranno a Firenze dal 12 al 14 dicembre e dove, grazie all’ARSAC e a Vincenzina Scalzo, i nostri produttori potranno vivere la castanicoltura a 360 gradi confrontandosi con stakeholders nazionali e internazionali”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA