Filadelfia (Vibo Valentia) – Si è aperto a Filadelfia un progetto pensato per il giovane pubblico: sei appuntamenti domenicali dal 23 novembre, sempre alle 17:00, tra fiabe, marionette, riscritture di classici, piccole magie e tanta creatività. A teatro in famiglia, in programma all’Auditorium Comunale sarà un’esperienza teatrale da condividere, in grado di unire generazioni diverse, nell’ambito della stagione a cura di Dracma Centro di produzione teatrale, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione Calabria, del Comune di Filadelfia, e la collaborazione dell’Istituzione Teatro Comunale Filadelfia. Storie appassionanti nel magico mondo del teatro come luogo di incontro e stupore per bambine e bambini di varie fasce d’età, e i propri cari come nuova e inaspettata occasione di vivere un’esperienza insieme.
Ad aprire la stagione, domenica 23 novembre, sarà “Il gatto e la volpe (aspettando Mangiafuoco)” del Teatro del Cerchio, scritto da Mario Mascitelli e interpretato da Mario Aroldi e Mario Mascitelli, con l’assistenza alla regia di Silvia Nisci e i costumi di Antonella Mascitelli. Uno spettacolo divertente e poetico, che rilegge in chiave originale i celebri personaggi di Pinocchio, immaginando un momento sospeso: una panchina, un piccolo bonsai, e due truffatori, che in attesa di vendere Pinocchio a Mangiafuoco, si ritrovano a fare i conti con la propria storia, e la propria solitudine. Vorrebbero andare via ma non riescono, qualcosa li trattiene, perché capiscono che in quel luogo si sta svolgendo qualcosa di cruciale e, mano a mano che parlano, scoprono che esiste qualcosa di più importante degli zecchini d’oro di Mangiafuoco: sta nascendo una nuova amicizia. Dopo ‘Amleto’, riproposto in chiave clownesca e favolistica, continua la rilettura dei classici, che da anni il Teatro del Cerchio rivisita e trasforma per renderli adatti ai più piccoli e per non farli tramontare mai. Pur se originale, questa storia strizza l’occhio ai due personaggi di Aspettando Godot di Samuel Beckett, cogliendo e trasformando alcuni temi e spunti (la solitudine, la ricerca di senso), facendoli così arrivare a un pubblico di giovanissimi. Dal 2021, lo spettacolo ha ottenuto il Patrocinio della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
La rassegna proseguirà fino ad aprile con spettacoli dedicati a diverse fasce d’età, firmati da compagnie che da anni lavorano con sensibilità e competenza nel teatro dedicato all’infanzia e alla gioventù. Dopo “Il gatto e la volpe (aspettando Mangiafuoco)”, arriverà sulla scena a Filadelfia “Il racconto di Natale di Zampalesta”, di e con Angelo Gallo, Teatro Burattini e Figura, libero adattamento de “Il canto di Natale” di Charles Dickens, con i burattini tradizionali calabresi dal Maestro burattinaio Gallo, il 21 dicembre. Sarà un mondo pieno di possibilità da scoprire grazie a “Faboo, il fascino dell’immaginazione”, di Theatre Degart, in scena il 18 gennaio, con Graziana Parisi e Daniele Segalin, per la regia di Oscar Vidal, che racconta di un essere con l'anima di un bambino, che interpreta, si trasforma e ci coinvolge nelle sue emozioni.
Sotto la direzione e la drammaturgia di Simone Martini, il 15 febbraio arriva “I promessi sposi – Providence, providence, providence,”, a cura di KanterStrasse, tratto da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, con Daniele Bonaiuti, Lorenza Guerrini, Simone Martini, Alessio Martinoli, in cui protagonisti sono due giovani, che si trovano a rincorrere e rincorrersi, aiutati e ostacolati da forze invisibili, la cui storia principale marcia inesorabile verso un lieto fine da fiaba. Pilar Ternera presenta, il 15 marzo, “Blu – il colore della felicità”, di e con Francesco Cortoni, piccole magie svelate in diretta, performance con grandi salti, piccoli bisbigli e immagini oniriche e poetiche. A chiudere la stagione teatrale dedicata ai più piccoli sarà, il 19 aprile, “Giangatto e la strega Giuseppina”, di Luca Radaelli, con Matteo Binda e Giusi Vassena di Teatro Invito, uno spettacolo divertente che ribalta l’idea della strega cattiva. “Sei appuntamenti pensati per essere un’occasione per vivere un’esperienza insieme, dove il teatro diventa un luogo capace di emozionare e far porre quesiti, creando momenti da condividere con grandi e piccoli”.
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