Al via il corso di formazione dei raccoglitori di funghi organizzato dal "Gruppo Micologico Lametino"

Lamezia Terme - Partirà domani 15 Aprile il Corso di Micologia, destinato alla formazione dei raccoglitori di funghi ai sensi della L.R. n.30/2001, organizzato dal "Gruppo Micologico Lametino" Presidente Micologo Gennaro Di Cello.

"Saranno cinque intense giornate di approfondimento - fanno sapere - per un totale di 22 ore di lezioni frontali, in cui i partecipanti impareranno a riconoscere le principali specie fungine commestibili e commercializzabili, distinguendole dai sosia tossici o non commestibili, acquisendo così le conoscenze necessarie a superare l'esame finale e poter   richiedere il permesso regionale di raccolta "Tessera Professionale"".

"Il corso - informano - la cui supervisione organizzativa è affidata all'Ispettorato Micologico dell'ASP di Catanzaro unitamente allo svolgimento degli esami finali, avrà come relatori, il dottor Francesco Faragò, Direttore dell'UOC SIAN (Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione) e Responsabile dell'Ispettorato Micologico dell'ASP di Catanzaro e i soci del Gruppo Lametino: il Micologo Dr. Ernesto Marra,  Responsabile dell'Ispettorato Micologico dell' ASP di Cosenza, il Micologo Vincenzo Curcio e l'Avv. Gabriele Mercuri che si occuperà di illustrare la normativa sulla raccolta e commercializzazione dei funghi. Gli esami sono previsti per il prossimo 24 Aprile con la presenza in commissione del rappresentante regionale Dott. Francesco Corigliano, Funzionario dell'Assessorato Agricoltura Regione Calabria".

"A tutti i corsisti - concludono - sarà consegnato, a cura del Gruppo organizzatore, il manuale "Conoscere i funghi, la raccolta, il consumo, la commercializzazione", realizzato per l'ASP di Cosenza dai Micologi Dott. Ernesto Marra e Dott. Dario Macchione e adottato e stampato a cura del "Gruppo Micologico Lametino" per la formazione dei raccoglitori con l'intento di fornire uno strumento introduttivo alla conoscenza del mondo dei funghi e i corretti comportamenti di tutela ambientale necessari a salvaguardare lo straordinario patrimonio naturale dei boschi calabresi".