Lamezia Terme – Anche quest’anno non si rinuncia alla preparazione della salsa nonostante la scarsa produzione e l’aumento dei costi delle materie prime. Un dato che emerge, però, secondo i piccoli coltivatori, è l'impatto climatico che incide negativamente sulla produzione agricola anche nelle coltivazioni di pomodori. “Sono ancora verdi” lamentano alcuni piccoli agricoltori delle zone montane del Lametino. Tra le preoccupazioni maggiori, quella dell’arrivo del brutto tempo, che ne impedirebbe la maturazione. A rischio così anche la preparazione della salsa. Fra le colture maggiormente colpite dal caldo torrido, infatti, ci sono anche quelle di pomodoro. La raccolta talvolta è partita con largo anticipo e parte del raccolto si è perso per via delle temperature record.
La preparazione della salsa: una festa per tutta la famiglia
Un momento quello della salsa che ha il profumo di condivisione, unione e riscoperta di antichi gesti e sapori. Una tradizione che si tramanda dalle nonne alle nuove generazioni, dove familiari e spesso anche amici e vicini di casa si riuniscono, mettendo insieme forza e conoscenze. La salsa è un momento che nasce già nel corso nell’anno, proprio perché si parte dal conservare le varie bottiglie di vetro rigorosamente riciclate anno dopo anno dalle bevande consumate in famiglia, che verranno appunto riempite con la salsa di pomodoro per essere consumate poi, nei mesi invernali. Anche a Lamezia e nell’hinterland questo è un momento che fa da filo conduttore tra necessità e tradizione, facendo da ponte principalmente con le nuove generazioni. Difatti, sono sempre più i giovani che si avvicinano e si prestano nell’avere un ruolo nel procedimento tralasciando per qualche momento tecnologie e nuove mode, riscoprendosi massai. Una spinta dettata dalla voglia di provare e ritrovare poi, nelle proprie dispense, il frutto del proprio lavoro seppur al costo di aver rinunciato a qualche ora di mare o a qualche uscita in più. Difatti più si è più il lavoro sarà meno faticoso. Il giorno della salsa inizia già dalle prime ore del mattino, ma non è solo lavoro, è un insieme di risate, chiacchiere e vecchi ricordi come ingredienti base. Un modo per non perdere anche quei momenti familiari e non, fatti di racconti e ricette scritte su vecchie agende. Si parte con la scelta dei pomodori, rossi e maturi, lavandoli ed eliminandone le parti deteriorate. C’è chi ha la fortuna di averli a km zero e quindi presi direttamente dal proprio orto e chi si rivolge ai mercati locali o al fruttivendolo di fiducia.
Non esiste un metodo universale per la preparazione, ognuno ha il proprio segreto. C’è chi, per esempio, aggiunge una fogliolina di basilico, o la cipolla per insaporire la salsa. Non si rinuncia alla preparazione della salsa, sia per chi abita nelle vie del centro e sia per chi in zone periferiche, aiutandosi anche tra vicini, adibendo i garage come dei e propri laboratori creativi con bacinelle, passatutto, pentoloni e mestoli in legno. Ognuno ha il proprio compito, come una catena di montaggio. Occasione, il momento della salsa, per ritrovarsi e riunirsi tutti insieme dove spesso un pranzo familiare non riesce anche con quei familiari che vengono in città solo per le vacanze estive. Preparate in grosse quantità, sia per non dover ricorrere alla grande distribuzione durante i mesi successivi ma anche per spedirne a chi ha figli e parenti per chi abita o studia fuori regione per far sentire meno la lontananza da casa. Momenti che coinvolgono anche i più piccoli, trasmettendo loro valori e tradizioni come un gioco nel quale farli sentire parte attiva e integrante.
Le “provviste” per l’inverno nel segno del risparmio
Non è solo salsa, ma anche una varietà di conserve che vengono preparate a Lamezia e nell’hinterland come “provviste” per l’inverno. Dalle giardiniere al caratteristico “salaturo”, ai vari prodotti da conservare sott’olio e sott’aceto: dai pomodori secchi, ai peperoni, alle zucchine. È la fantasia e i vari gusti personali a creare i classici “boccacci” da riporre nelle varie dispense, rigorosamente al buio per essere poi gustati nei mesi successivi.
E. I.
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