Comunali, le proposte del presidente dell'associazione "Lamezia libera" ai candidati a sindaco

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Lamezia Terme - "Il futuro Sindaco che sarà eletto fra pochi giorni nella nostra Città, sia esso un volto nuovo o un volto già noto, dovrà nutrire amore e passione nei confronti della stessa Città. Inoltre, dovrà assumere e mantenere precisi impegni nei confronti dei lametini e nei confronti della città della Piana quali: eliminare una volta per tutte l’atavico asservimento alla classe politica catanzarese e, oggi, anche a quella di Reggio Calabria; sconfiggere quella regia occulta (tanto occulta non è) che impedisce lo sviluppo di Lamezia; porre fine alla politica del rifiuto, come è stato fatto da un trentennio a questa parte, che si è detto no: al porticciolo turistico, alla scuola della Polizia Penitenziaria (già decisa dal Governo centrale nel territorio di Lamezia Terme), alla realizzazione di alloggi residenziali destinati alle Forze dell’ordine lametine, alla realizzazione di parcheggi sotterranei nell’ex centro abitato di Nicastro (tutte infrastrutture pubbliche interamente finanziate per decine e decine di miliardi di vecchie lire), alla realizzazione del grosso investimento privato dell’outlet “Borgo Antico” in via del Progresso nel 2011 (ottanta milioni di euro), all’investimento corposo nell’area dell’ex zuccherificio di Sant’Eufemia Lamezia, ecc" è quanto si legge in una nota di Francescantonio Mercuri Presidente dell'associazione Lamezia libera.

"Ancora, il prossimo Sindaco lametino - precisa - dovrà restituire la dignità istituzionale (prevista dalla legge 4 gennaio 1968 n.6 istitutiva la nuova realtà di Lamezia Terme) e il decoro urbano all’ex centro abitato di Nicastro, che da alcuni anni è stato trasformato da fiorente centro commerciale e artigianale ad una baraccopoli a cielo aperto, ad una esposizione di cassonetti per l’indifferenziata ed a un autosalone all’aperto, soprattutto sui corsi Numistrano e G. Nicotera (i salotti della Città) e in piazza della Repubblica (che avrebbe dovuto e dovrebbe rappresentare la madre di tutte le piazze di Lamezia); dovrà investire molto sul verde pubblico: creare un vero grande parco urbano al centro della Città e nel quale realizzare un unico e grande monumento dedicato ai caduti dei tre ex centri abitati che compongono la realtà di Lamezia Terme, piantumare alberi ai lati delle strade cittadine tanto da trasformarle in veri e propri viali, valorizzare i giardinetti esistenti e creare nuovi spazi verdi attrezzati; dovrà impegnarsi a bloccare senza se e senza ma il progetto scellerato del duo Franchini -Occhiuto di trasferire la base permanente dei Canadair a Crotone; dovrà ascoltare le associazioni, i comitati, i sindacati e i cittadini; dovrà essere tra la gente e rendersi conto dei problemi della Città, e non farsi vedere con la fascia tricolore soltanto durante le manifestazioni civili e religiose; dovrà essere il sindaco di Lamezia Terme, e non di questa o di quella parte della Città; dovrà pensare esclusivamente al bene della Città e non alla propria carriera politica".

"Lamezia - sottolinea - deve riappropriarsi della sua Fiera (la regione Calabria in tempi passati con tanto di legge aveva previsto nella nostra Regione tre Enti fiera: Cosenza, Lamezia Terme e Reggio Calabria) che sembra essere stata soppressa per farla nascere a Catanzaro con la complicità della classe politica lametina; Lamezia dovrà avere la sua Casa circondariale che ha sempre avuto e che è stata soppressa al fine di trasferire l’intero reparto della Polizia Penitenziaria al carcere della città dei tre Colli, allo scopo di rendere funzionale la nuova ala di quest’ultimo (Lamezia è l’unico circondario giudiziario della Calabria privo della Casa circondariale); Lamezia dovrà avere il suo mercato ortofrutticolo e florovivaistico, riappropriandosi dell’immobile di contrata Rotoli costato oltre tre milioni di euro di fondi pubblici e costruito allo scopo di diventare un grande centro logistico del settore (vista la vicinanza alla stazione ferroviaria, all’aeroporto internazionale e allo svincolo autostradale). Immobile che l’attuale Amministrazione comunale ha ceduto alla Multiservizi spa per altri usi, probabilmente per non fare un torto al mercato ortofrutticolo “Comalca” di Catanzaro, costringendo di conseguenza le decine e decine di aziende agricole del lametino a conferire i loro prodotti al mercato catanzarese (operazione legale? Sorgono dei dubbi, una struttura sorta e finanziata con soldi pubblici per ospitare esclusivamente un grande mercato ortofrutticolo, può essere ceduta alla società partecipata Multiservizi per trasferire la propria sede?) ; Lamezia ha urgente bisogno di un porticciolo turistico o porto canale; Lamezia dovrà avere un suo Ateneo statale o privato che sia; Lamezia dovrà avere uno stabilimento termale all’avanguardia e che funzioni 365 giorni all’anno; Lamezia dovrà riportare il suo ospedale ai vecchi splendori; dovranno essere rimodulati i fondi provenienti da PNRR e da altre fonti per investirli equamente sul tutto il territorio lametino e non convogliarli solo su una determinata zona dello stesso territorio, come sta accadendo attualmente; Lamezia dovrà vedere realizzati sul proprio territorio questi progetti ambiziosi".

"La nostra Città per colpa di una classe politica incapace, distratta e senza scrupoli ha rinunciato: all’Ente fiera, alla Casa circondariale , al mercato ortofrutticolo, al porticciolo turistico e a tanto altro a vantaggio della città dei tre Colli. Lamezia dovrà dotarsi urgentemente del Piano urbano del traffico (PUT), del Documento strategico del commercio (DSC) e di parcheggi sotterranei o multipiano. Al momento Lamezia non ha bisogno dell’ Area urbana Lamezia – Catanzaro, la nostra Città ha le potenzialità per poter rinascere e camminare autonomamente. In tutti i casi dovranno essere gli abitanti di Lamezia, Catanzaro e dei Comuni ricadenti nella stessa Area a decidere attraverso l’istituto del referendum se costituire o non costituire l’Area Urbana, e non dovranno essere esclusivamente i politici di turno lametini e catanzaresi a decidere le sorti della città della Piana. L’Area Urbana non dovrà essere un escamotage affinché si ottengano fondi pubblici da investire esclusivamente sul territorio della città dei tre Colli; non dovrà essere un escamotage al fine di non realizzare più sul territorio lametino l’Ente fiera, il mercato ortofrutticolo, il carcere e il porticciolo turistico perché poi per qualche politico di turno di Catanzaro diventerebbero dei doppioni; non dovrà essere un escamotage per sopprimere quel poco che a Lamezia è rimasto quale: il Tribunale, l’Ospedale civile, l’INPS, l’Agenzia delle entrate (istituzioni già declassati). Nel caso in cui, malauguratamente, il progetto dell’Area Urbana Lamezia-Catanzaro dovesse andare in porto, le due Città dovranno avere pari dignità in lungo e in largo senza se e senza ma, Lamezia non dovrà essere subalterna a nessun’altra città".

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