Campisi (Acli Terra Calabria): "Il Parco Olivicolo archeologico dell’Istmo come modello di sviluppo integrato"

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Lamezia Terme - Acli Terra Calabria ha promosso per il giorno 22 settembre al Parco archeologico di Scolacium - Roccelletta di Borgia, l’incontro di proposta progettuale per rilanciare l’economia dell’area centrale della Calabria, meglio conosciuta sin dall’antichità come “area dell’Istmo”. La zona interessa il territorio che inizia dal Golfo di Sant’Eufemia Lamezia e si conclude intorno al Golfo di Squillace, attraversando un territorio ricco di storia antica, aree archeologiche, dell’archeologia industriale, intersecandosi con un insieme di comuni che stanno dentro questa fascia centrale: Curinga, Settingiano, Marcellinara, Amato, Pianopoli, Borgia, Tiriolo, Miglierina, San Floro, Squillace e  la stessa città di Catanzaro, capoluogo di regione e numerosi paesi montani e collinari  che non si affacciano o non toccano l’Istmo, ma che distano pochi chilometri e stanno nell’entroterra.

Centri che, sostiene Pino Campisi, Presidente regionale Acli Terra Calabria: "possiedono beni culturali, archeologici e archeologico-industriali di grande valore. L’area va ri-pensata attraverso un nuova  una forma di promozione culturale di integrazione. Il vasto territorio è attraversato da migliaia di ettari di uliveti giovani e secolari, anche da ulivi monumentali, oggi pensato e immaginato come un Parco olivicolo dell’Istmo e che quindi potrà far parte di un disegno produttivo attraverso la creazione di itinerari di un oleoturismo culturale da far camminare assieme ai beni archeologici di altissimo valore (i Musei archeologici di Lamezia Terme, Parco Scolacium e di Tiriolo con reperti di epoca brettia - IV-III sec. a.C.). La ricchezza dell’area archeologia di Terina; (di altissimo valore il ritrovamento delle monete di Terina del V sec- a.C.); le Terme Romane di Curinga; l’area archeologica dell’Abbazia di Sant’Eufemia, il Castello Normanno Svevo di Nicastro, il Bastione di Malta (Metà del sec. XVI) , la valorizzazione delle ceramiche di Squillace,  l’istituzione del Museo dell’arte della seta a Catanzaro, infine il Museo delle Terme di Caronte, area termale  di straordinario valore. Nello specifico, per quanto concerne il Parco dell’oleotutrismo a seguito dell’approvazione delle linee guida (Deliberazione di Giunta Regionale  n. 299 della seduta del 21 giugno 2024)  la Regione Calabria ha come obiettivo: la valorizzazione delle aree ad alta vocazione olivicola e delle produzioni olivicole del territorio regionale; la qualificazione dell’accoglienza nell'ambito di un'offerta turistica di tipo integrato; la promozione dell’oleoturismo quale forma di turismo dotata di specifica identità; la valorizzazione delle produzioni olivicole del territorio. Acli Terra presenterà una proposta progettuale di sviluppo integrato che attraversi cultura-agricoltura-olivicoltura, archeologia e archeologia industriale, storia antica dell’Istmo che risale a Re Italo e agli Enotri per arrivare ai percorsi dell’arte contemporanea. Uno sviluppo, dunque, prospettato come integrazione dei beni esistenti. In buona sostanza si studieranno e si metteranno insieme tutte le potenzialità dell’area distretto e sarà creato un unico sistema che avrà una sola regia culturale e che sarà proiettata ad assumere un valore culturale territoriale di enorme possibilità imprenditoriale e occupazionale. In buona sostanza il sistema attrattore culturale dell’Istmo potrà dialogare con un turismo di qualità poiché gli interlocutori saranno turisti italiani ed europei che avranno l’opportunità di trovarsi in  un percorso che includa “oleoturismo-enoturismo-archeologia-archeologia industriale e storia antica dell’Istmo narrata, tra l’altro, anche da Aristotele (IV sec. a.C.) nel trattato sulla Politica (VII,10, 1229b) e nell’opera Sull’Italia di Antioco (storico siracusano del V sec. a.C.)".

 

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