Conferita la cittadinanza onoraria di Reggio al presidente FIFA Infantino

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Reggio Calabria - Si è svolta presso l'aula consiliare Pietro Battaglia, di Palazzo San Giorgio, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all'avv. Giovanni Vincenzo Infantino; presidente FIFA di origini reggine. Il primo cittadino - al cospetto di autorità militari, civili e politiche locali (oltre che del mondo dello sport) - ha insignito l'emerito presidente FIFA Giovanni Infantino della cittadinanza onoraria della città di Reggio Calabria con le seguenti motivazioni “Il percorso che ha partorito la scelta del riconoscimento della cittadinanza onoraria ad Infantino è stato percorso condiviso all'unanimità da parte sia dei componenti della Commissione consiliare di riferimento che dello stesso Consiglio Comunale; un elemento, quindi, di grande e sentita unità politico-istituzionale". 

Sono stati evidenziati alcuni passaggi rilevanti, a livello socio-culturale oltre che professionale, che tracciano e descrivono "il paradigma non tanto di una singola e prestigiosa individualità quanto quello di qualsiasi figura costretta ad emigrare dal nostro Meridione, dalla nostra Calabria e dalla nostra provincia per riuscire ad affermarsi altrove; con risultati eccellenti a livello finanche internazionale.  La storia ed il curriculum di Giovanni Infantino parlano chiaro e diventano simbolo di emancipazione e riscatto di una terra le cui radici sono impossibili da dimenticare e diventano dna dell'agire e del pensare ad ogni livello.  Nel ricevere l'importante riconoscimento il presidente FIFA non ha trattenuto la visibile emozione mostrando un grande senso di gratitudine e di profonda empatia con quella che, a sua detta, è “la sua città”. Un'emozione così forte che gli impedisce quasi di parlare, per qualche minuto, prima delle dichiarazioni più istituzionali".

Infantino ha ribadito e sottolineato quanto questo risultato sia frutto dei sacrifici compiuti in passato dalla propria famiglia; prima ancora che della caparbietà e dell'impegno personale. Il suo ruolo lo ha portato oggi ad interfacciarsi a livello mondiale con le autorità e le massime figure di Paesi di rilevanza assoluta, ha giusto ricordato di essere stato recentemente ospite alla Casa Bianca oltre che della presidentessa del Messico, e ciò è senza dubbio motivo di grande orgoglio. Lo è ancora di più, a detta dello stesso il fatto di essere calabrese e reggino. Infantino, rientrando in città oltre che nei luoghi della propria infanzia, è rimasto colpito dalla bellezza del nostro lungomare definendolo, superando la nota nomea ereditata da D'Annunzio, “Il lungomare più bello del mondo” e non solo d'Italia; “fatevelo dire da me che lo giro il mondo” ha dichiarato il Presidente neo-cittadino reggino. Ha inoltre espresso la volontà di un impegno profondo e concreto per ricondurre la Reggina a quei livelli che merita; nell'Olimpo del calcio. 

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Livelli che - prosegue la nota - merita, per la sua storia, non solo la squadra ma anche il sud Italia, la Calabria e Reggio; città che Infantino ha dichiarato degna di divenire, in tal senso, una “capitale mondiale” e per la quale si impegnerà al meglio per restituirle dignità e prestigio nella comunità internazionale. Parole importanti registrate anche, partendo dalla propria storia e dalla propria sensibilità, a supporto di un calcio che vuole e deve lavorare per garantire uguali possibilità a chiunque; partendo da bambini e bambine, in giro per il mondo, che vivono in condizioni di povertà ma anche nel rispetto dei diritti civili, contro ogni forma di razzismo e sempre nel segno dei più alti valori di cui lo sport si fa portatore. Umiltà, sacrificio, impegno, dedizione, professionalità; la storia di Infantino diventa simbolo e modello di una terra che non solo vuole ma sa di potersi riscattare attraverso le proprie migliori risorse. Dopo la consueta cerimonia e le dichiarazioni alla stampa il neo-cittadino Giovanni Infantino si è recato, accompagnato dalle autorità del Comune, al Museo Nazionale per una gradita visita al nostro più prestigioso patrimonio culturale della Magna Grecia.  

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