Catanzaro - In arrivo un aumento dei costi del trasporto sui collegamenti ferroviari regionali. Dal primo ottobre, infatti, scatteranno le nuove tariffe che prevedono un rincaro che oscilla fra il 30% e il 60%. Un'impennata che rischia di pesare sugli utenti e soprattutto sulla fascia dei pendolari e degli studenti. Tanto per fare un esempio - queste le previsioni delle associazioni dei pendolari - per andare da Cosenza a Reggio Calabria oggi il carnet mensile costa per la seconda classe 140 euro e una manciata di centesimi. Dal primo ottobre il prezzo schizzerà ad oltre 216 euro con un incremento quindi di ben 76 euro pari a più del 50 percento.
Numerose le voci di protesta che si sono levate. “Occorre intervenire urgentemente - afferma ad esempio Domenico Bevacqua, capogruppo regionale del Pd - senza alcuna esitazione. La scelta di Trenitalia di aumentare il costo dei treni regionali fino al 60 % in più va assolutamente in controtendenza rispetto agli aiuti che i cittadini attendono”. "Si tratta di un aumento indiscriminato che, cosa molto grave, riguarda solo la Calabria. Infatti nelle altre regioni - basta una semplice verifica sul sito trenitalia- il costo dei biglietti e degli abbonamenti per singola tratta resta invariato - commenta il Comitato dei Pendolari Trenitalia Calabria costituitosi a maggio che preannuncia battaglia in tutte le sedi istituzionali e una class action per tutelare i viaggiatori - Aumenti che suonano come una beffa dopo che il Governo ha varato il bonus trasporti, ovvero un contributo una tantum di €60 (ovvero un solo bonus a persona utilizzabile una sola volta) per l'acquisto di abbonamenti sui mezzi pubblici. A settembre abbiamo risparmiato 60 euro, ma da ottobre Trenitalia per un abbonamento mensile ce ne chiederà fino a quasi € 80 in più, con una spesa annuale aggiuntiva ad abbonamento che può arrivare fino a € 900. Tutto ciò è inammissibile".
Reazioni
Bevacqua: "Regione intervenga su aumento biglietti"
"Occorre intervenire urgentemente senza alcuna esitazione. La scelta di Trenitalia di aumentare il costo dei treni regionali fino al 60% in più va assolutamente in controtendenza rispetto agli aiuti che i cittadini attendono". È quanto sostiene, in una nota, il capogruppo dem in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua che si rivolge direttamente al presidente della Regione, Roberto Occhiuto. "L'amara sorpresa per i pendolari calabresi - aggiunge Bevacqua - non deve e non può essere sottaciuta da chi guida la nostra Regione. Dal mese di ottobre sono previsti aumenti indiscriminati per il biglietto dei treni regionali che vanno dal 30% fino alle 60% per gli abbonamenti regionali. Si tratta di un aumento indiscriminato ed inammissibile". Soprattutto se si considerano i bonus trasporti dei mesi scorsi e la qualità dei servizi che manca. Tutto ciò avviene solo in Calabria. Perché? Agli aumenti non corrisponde un servizio di qualità: treni sovraffolati e vecchi oltre continui ritardi con notevoli disagi per i viaggiatori". "La Regione intervenga - sostiene il capogruppo del Pd alla Regione - tempestivamente, considerate le difficoltà delle famiglie in questo momento di grave crisi economica. Per i pendolari, per i cittadini, per i calabresi".
Tavernise e Baldino: "Aumento biglietti sconsiderato"
"Quali iniziative intende assumere la Regione per bloccare i rincari improvvisi e sconsiderati dei biglietti dei treni regionali, anche verificando il rispetto del contratto di servizio stipulato con Trenitalia?". È quanto chiedono in una nota congiunta, Davide Tavernise, capogruppo M5s alla Regione che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione, e la deputata Vittoria Baldino, capogruppo del partito in Commissione Affari Costituzionali della Camera. "Per i servizi di trasporto pubblico ferroviario sulla rete nazionale, di interesse regionale e locale della Calabria, la Regione - aggiungono i due pentastellati - ha stipulato un contratto di servizio con Trenitalia per gli anni 2018- 2032. In tale contratto, stipulato nello specifico tra ARTCal, Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Calabria, e Trenitalia spa sono previsti incrementi tariffari annuali precisi. Nello specifico, per l'anno 2022 è previsto un incremento del 6,5%, come indicato nel documento in allegato al contratto di servizio, che è parte integrante dello stesso e può essere modificato solo previa sottoscrizione di uno specifico accordo fra ARTCal e Trenitalia. Di più all'articolo 11 del contratto di servizio è specificato che le variazioni dell'offerta commerciale devono essere precedute da un'adeguata informazione alla clientela, che è compito di Trenitalia assicurare. Viceversa sul sito di Trenitalia, a partire del mese di ottobre 2022, le tariffe degli abbonamenti, per quanto riguarda le tratte regionali, risultano incrementate dal 30% fino al 60%, e nessuna informazione su tale aumento è stata comunicata ai pendolari calabresi che giornalmente viaggiano sulle tratte regionali". "I rincari - sostengono ancora Tavernise e Baldino - sembrerebbero riguardare la sola Calabria, e andranno a pesare fortemente, per lo più, sulle tasche di dipendenti statali, insegnanti e studenti che quotidianamente si spostano per raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. Famiglie e lavoratori dunque, già alle prese con il caro vita e con il caro bollette, saranno costretti ad affrontare questo ulteriore fardello. Si stima, infatti, una spesa annuale aggiuntiva ad abbonamento che può arrivare fino a 900 euro. L'ennesima beffa, dunque, nei confronti dei calabresi che non solo pagano lo scotto di un servizio inefficiente e insufficiente, ma oggi devono fare i conti anche con un aumento esagerato del costo dei biglietti mentre nel resto d'Europa si ragiona sulla diminuzione del costo dei biglietti dei treni per incentivare il trasporto su ferro, diminuire il traffico su gomma e tutelare l'ambiente. La Calabria viaggia ancora in controtendenza".
Broccolo: "Preoccupa forte rincaro tariffe"
"Sinistra Italiana esprime sdegno e preoccupazione per il forte rincaro delle tariffe che Trenitalia ha messo in atto nelle tratte regionali. L'aumento è notevolmente consistente e in alcune circostanze si aggira oltre il 40 per cento". Lo afferma in una nota il segretario regionale del partito di Sinistra Italiana, Angelo Broccolo. "È veramente un salasso a carico delle famiglie, dei lavoratori e degli studenti - prosegue - in una regione la cui mobilità interna già rappresenta un servizio che evidenzia delle macroscopiche criticità; costringe i cittadini a subire enormi disagi ed in alcune aree della regione non trovano soluzioni alternative al treno. È un provvedimento ingiustificabile, soprattutto per il fatto che è in netta contrapposizione con le decisioni del Governo centrale, il quale ha instituito delle misure specifiche a sostegno dei viaggiatori (Bonus trasporti). In considerazione di ciò chiediamo al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, se tale provvedimento è un atto unilaterale di Trenitalia, oppure è la conseguenza degli adeguamenti tariffari previsti dal Contratto di Servizio che regola il comparto. Se rientra in quest'ultima opzione, non si comprende come la Regione non abbia garantito la differenza degli aggiornamenti dei prezzi, evitando di scaricare sui cittadini ulteriori spese, già vittime di un sistema economico che ha messo in crisi intere famiglie". "In considerazione dell'importanza che rivestono gli argomenti succitati - conclude Broccolo - chiediamo a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Regionale di attivare una discussione allo scopo di individuare le giuste azioni correttive nei confronti di Trenitalia".
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