"Felici e Conflenti", un festival a minimo impatto ambientale

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Conflenti – “Felici e Conflenti” anche per la quinta edizione si conferma festival a minimo impatto ambientale. Durante i sei giorni dell’evento (dal 23 al 28 luglio) i partecipanti possono tranquillamente buttare bicchieri, piatti, stoviglie e tovaglioli nell’umido insieme agli scarti di cibo.

I giovani dell’associazione “Felici e Conflenti” hanno infatti scelto, già dalla prima edizione, di contraddistinguersi puntando l’attenzione sulla tutela e il rispetto dell’ambiente collaborando tutti insieme per facilitare la raccolta differenziata e trasmettere, non solo ai partecipanti ma anche agli abitanti del posto l’importanza di utilizzare prodotto compostabili che possono essere conferiti direttamente nell’umido. “Utilizziamo prodotti di consumo a minimo impatto ambientali - spiega la presidente dell’associazione Antonella Stranges - ecologici, sostenibili e rinnovabili. Tutto questo è possibile e possono farlo tutti, bastano piccoli gesti quotidiani. Durante le prime edizioni utilizzavamo piatti in ceramica e oggetti lavabili e quindi riutilizzabili ma dato l’aumentare del numero dei partecipanti questo non è stato più possibile così abbiamo cercato soluzioni alternative e siamo venuti in contatto con aziende italiane che vendono stoviglie biodegradabili e compostabili”.

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Un festival, quindi, che punta non solo a tramandare le tradizioni musicali del territorio del Reventino ma anche a conservare la nostra terra attraverso svariate attività didattiche, culturali e ricreative. “Felice e Conflenti” non è quindi solo musica, balli e canti della tradizione ma è un evento volto alla valorizzazione dei prodotti biologici e a chilometro zero. Durante i giorni del festival, infatti, si utilizzano prodotti naturali e biologici dai detersivi agli alimenti molto apprezzati dai partecipanti del festival provenienti principalmente dalle regioni del Nord Italia, dalla Francia e dalla Germania.  

“Le ecostoviglie compostabili - precisa ancora la Presidente - si possono buttare nella stessa busta. Dopo aver pranzato e cenato i partecipanti possono gettare insieme piatti, bicchieri, posate e scarti di cibo nell’umido e questi diventeranno terriccio ecologico in poche settimane”. Durante l’evento viene portato avanti anche un altro progetto, “Felici ECOnflenti” con le regole da rispettare per la tutela dell’ambiente e dalla sostenibilità. Gli ospiti vengono così invitati a non abbandonare rifiuti per il paese o a gettare dove capita le cicche di sigaretta, piccoli gesti che vengono ammirati anche dai conflentesi stessi.

Una scelta che richiede molta attenzione e dedizione ma dai risultati soddisfacenti. I prodotti a minimo impatto ambientale utilizzati durante il festival rispecchiano i criteri previsti dalla norma UNI EN13432. Ad esempio i piatti sono realizzati in polpa di cellulosa, una fonte rinnovabile costituita da fibre residue della lavorazione della canna da zucchero. I bicchieri, simili a quelli in plastica trasparente, sono invece in PLA, acido polilattico derivato da uno zucchero naturale che si estrae dal mais. Il tutto con un piccolo particolare: sono biodegradabili e compostabili. Una piccola scelta che da Conflenti contribuisce a rendere il mondo un posto più “felice”.

R.V.

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