Roma - Le serie ISPRA, basate su analisi di osservazioni satellitare ad alta risoluzione sono omogenee e statisticamente rappresentative a livello nazionale, regionale e provinciale, continua la nota, sebbene possano differire in modo non sostanziale rispetto a dati ottenuti con metodi di analisi non omogenea basati interamente o parzialmente su osservazioni in loco. La superficie percorsa da incendio diminuisce nel 2024 sensibilmente in Sicilia e rimane stabile o aumenta nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre diminuisce nelle regioni del Centro, prosegue la nota. Nel 2024 sono state colpite da grandi incendi boschivi 16 regioni su 20. Le sole regioni Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno contribuito a più del 66% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi. Le regioni che non presentano grandi superfici bruciate sono la Valle D'Aosta, la Lombardia, Il Trentino-Alto Adige e il Veneto.
La provincia che ha maggiormente sofferto gli incendi e` quella di Reggio Calabria con 10,3 km2, che da sola rappresenta il 41% del totale forestale bruciato in Calabria e il 10% del totale forestale nazionale percorso da incendio. Anche nella provincia di Cosenza e in quella di Nuoro sono bruciati rispettivamente 9,4 km2 e 8 km2 di superficie boschiva, aggiunge la nota. Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trova all'interno di aree protette, appartenenti principalmente a siti della Rete Natura 2000. Gli eventi, conclude la nota, si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto con un andamento pari o quasi a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).
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