Lamezia, all’Istituto Perri-Pitagora proseguono incontri con le Istituzioni per la cultura della legalità

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Lamezia Terme - “La diffusione della cultura della legalità – afferma il Dirigente Giuseppe De Vita - rappresenta una delle frontiere educative più importanti del nostro Istituto; l’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le Istituzioni tale da stimolare le nuove generazioni ad una vita sociale attiva e consapevole. La scuola è, infatti, il principale presidio di legalità esistente sul territorio”. Nella giornata dell’1 marzo, gli alunni delle classi seconde della Scuola secondaria “Pitagora” e i piccoli alunni delle terze classi di scuola primaria del Maggiore Perri hanno avuto il piacere di incontrare il Questore di Catanzaro, dott. Paolo Sirna, il Vice Questore aggiunto ed esperto di cyberbullismo, dott. Giuliano Lazzaro, l’agente esperto della Polizia postale Nicola Cellini e il dirigente del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, dott. Antonio Turi.

L’incontro “Noi cittadini del domani”, curato della prof.ssa Maria Antonietta Torchia, referente Legalità dell’Istituto assieme all’ins. Francesca Sorrenti, si inquadra nell’ambito delle numerose iniziative che l’Istituto porta avanti riguardo questo importante tema. Al centro argomenti di grande attualità, quali l’importanza dell’esercizio di una cittadinanza responsabile e consapevole fin da piccoli, gli attacchi rivolti alle Forze dell’Ordine in queste settimane, l’importanza dell’associazionismo e le associazioni antiracket presenti nel nostro territorio. Spazio è stato dedicato anche al delicato tema dell’uso consapevole della Rete e della sicurezza durante l’uso di Internet e dei social network, con riferimento al delicato fenomeno del cyberbullismo che riguarda da vicino i giovanissimi.

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“Incontrare i bambini e i ragazzi delle scuole è un’occasione particolarmente preziosa: significa non solo fare formazione sui temi della legalità, ma anche fare prevenzione realizzando un’efficace attività di prossimità con i giovanissimi cittadini di oggi, adulti di domani”, ha affermato il Questore, che ha poi sottolineato l’importanza delle Istituzioni e della loro collaborazione reciproca, così come del ruolo della Polizia di Stato nel controllo dell’ordine pubblico, oltre che nel garantire il rispetto della legalità. A tal proposito, le Istituzioni devono essere riconosciute come il pilastro fondante della nostra democrazia poiché garantiscono i nostri diritti e le nostre libertà. Rispetto per le Istituzioni significa anche conoscere e seguire i valori che stanno alla base del vivere civile e democratico, negando qualsiasi forma di violenza, ma allo stesso tempo partecipare attivamente alla vita democratica esercitando il diritto di voto, vista la recente crescita del tasso di astensionismo nel nostro Paese, e denunciando le illegalità. 

I rappresentanti delle Istituzioni hanno interagito con i ragazzi dell’Istituto rispondendo entusiasti alle numerose domande poste, riguardanti, tra gli altri, anche l’attività antiracket della Polizia di Stato. A tal proposito, il Questore ha avuto modo di soffermarsi sul ruolo dell’Associazione “Libera”, dallo stesso fondata insieme a Tano Grasso negli anni ’90 in Sicilia. E’ necessario che nessun imprenditore colpito da estorsione debba rimanere solo, ribadendo un valore importante come la solidarietà reciproca. Molte le domande riguardanti anche le indagini della Polizia di Stato e i reati collegati all’uso improprio dei social. Gli esperti di cyberbullismo Lazzaro e Cellini hanno spiegato i numerosi rischi in cui si incorre quando si pubblica un contenuto in Rete.  

“Alla vostra età - ha spiegato Cellini - non avete ancora strategie per fronteggiare eventi stressanti, per gestire eventuali attacchi di bulli o di cyberbulli, per cui dovete trovare figure di riferimento a cui esprimere il vostro disagio, perché è proprio il silenzio che spesso alimenta forme di violenza”. L’argomento, su richiesta degli alunni e con la disponibilità degli esperti, sarà affrontato in un incontro specifico.   Il Dirigente scolastico ha, infine, ringraziato il Questore per la sua presenza e per le sue parole dirette e amorevoli rivolte ai ragazzi, che denotano una particolare attenzione nei confronti della Comunità scolastica, sempre dimostrata anche dal Commissariato di Lamezia Terme guidato dal dott. Turi.  Alla fine dell’incontro, il Dirigente ha consegnato al dott. Sirna la targa dell’Istituto.

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Nella stessa giornata gli alunni delle classi 3^B e 3^D della secondaria hanno visitato la mostra dedicata al giudice Livatino allestita presso il palazzo di giustizia della nostra città. Ad accogliere i ragazzi il Presidente del Tribunale, dottor Giovanni Garofalo, che ha ricordato con piacere di essere  ex alunno della scuola media Pitagora.  I ragazzi ,guidati dal dottor Luca Torcasio, presidente di Azione Cattolica Diocesana, hanno ripercorso, attraverso la mostra, le fasi salienti della vita personale e professionale del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990 e proclamato beato nel 2021. La mostra ha ripercorso la formazione personale del giudice, il contesto in cui è vissuto per poi presentare il contesto storico in cui Livatino fu chiamato ad operare: assenza di norme e tutele , scarsità di mezzi, cui il magistrato rispose con la sua passione, il suo impegno e il suo rigore.

Il giudice aveva a cuore il bene dell'uomo e il suo sacrificio - ha spiegato ai ragazzi il dottor Torcasio - insegna a vivere in maniera consapevole la propria vocazione, qualunque essa sia, invita voi  giovani  a sognare e ad impegnarvi sempre al massimo per realizzare i sogni. Il palazzo di giustizia- ha riferito il Presidente Garofalo -  è sempre lieto di accogliere voi studenti, nella consapevolezza che queste  occasioni di incontro  con le Istituzioni siano fondamentali anche per acquisire un senso di identità, di appartenenza alla propria comunità. Voi giovanissimi – ha concluso Garofalo- dovete sentirvi al centro della nostra comunità; avete l’energia, la forza, la passione per realizzare i vostri sogni e per vivere con la stessa coerenza e determinazione che hanno contraddistinto la vita del giudice Livatino. Soddisfatto il dirigente De Vita che ha ringraziato tutte le autorità intervenute per avere condiviso il progetto educativo del Perri Pitagora, con la consapevolezza che solo un lavoro sinergico può concorrere alla costruzione delle competenze di cittadinanza  che danno dignità al nostro Paese.

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