Lamezia, Checco Zalone trascina il pubblico calabrese con il suo esilarante spettacolo “Amore+Iva”

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Lamezia Terme - Uno spettacolo esilarante, proprio come lo si immaginava. Checco Zalone (Luca Medici) diverte e scalda i 4mila e passa spettatori dello stadio "D'Ippolito" per l'unica tappa calabrese del suo spettacolo "Amore + Iva", scritto insieme a Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino. Uno Zalone in piena forma e "maturità" alla sua maniera, non delude i lametini e quanti sono giunti in città da ogni parte della Calabria e anche da fuori regione.

Uno spettacolo che declina l'amore in ogni sua accezione con ritmi incalzanti e battute senza "limiti" come si conviene ormai da 20 anni ad un personaggio entrato nel cuore degli italiani per la sua stravagante comicità che riporta la quotidianità ad una "banalità" disarmante che sembra scontata, ma che invece si dipana in tanti rivoli su cui riflettere con spunti che segnano il nostro vissuto, e in maniera semplice fanno pensare. E così, accompagnato da una superlativa band di musicisti, Zalone parla di immigrazione, di sesso, amore, lavoro, Reddito di cittadinanza e altri temi sociali di estrema attualità. Riconduce la guerra ad un "capriccio" sessuale di chi invade un altro Stato; parla di adozioni e di temi attualissimi come le questioni legate alla difficile convivenza, secondo la morale, tra una sessualità da vivere in maniera "normale" e le scelte di chi decide di vivere insieme ad un suo simile dello stesso sesso. Un umorismo poco convenzionale che si interroga sull’omofobia.

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Temi che fanno ridere e pensare allo stesso tempo e che in qualche modo rendono giustizia ad un personaggio troppo spesso etichettato come comico poco "impegnato". L'unica tappa calabrese è segnata anche da battute del tipo "so che stasera qui c'è la Lamezia bene, che è un po' come la Milano così così". E giù una standing ovation. O altre battute sul tema dell'uso dei social. "L'amore è quanti follower hai. Gesù è stato il primo influencer della storia. Partito con 12 seguaci, guardate poi che casino ha fatto…". Non sono mancate le parodie del maestro Riccardo Muti, di Celentano e Mina, Andrea Bocelli e una splendida performance con la parodia di Vasco Rossi alle prese con l'avanzare dell'età e di "analisi del sangue con valori tutti sfalsati" rispetto ad un Vasco portentoso e pieno di vitalità degli anni "migliori". E poi ancora, tra le altre performance, non poteva mancare la Calabria con la ormai celebre scena sanremese e la favola di una sorta di Cenerentola, Fiorenza di Cosenza.

Dopo innumerevoli "bis", che lui aspettava venissero invocati dal pubblico, la serata si conclude tra applausi interminabili. A Zalone la consegna del premio “Riccio d’Argento” dell'orafo calabrese Gerardo Sacco, riconoscimento ai migliori live d’autore dell’anno per il Festival “Fatti di Musica”, giunto alla sua trentasettesima edizione. Una serata in grande stile per lo spettacolo prodotto da "Arcobaleno tre", di Lucio Presta ed è organizzato dalla "Show Net" di promoter lametino, Ruggero Pegna che avuto il merito di riportare la città ad essere protagonista sulla scena meridionale.

A. C.

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