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Lamezia Terme - Dopo la sperimentazione della chiusura al traffico temporanea di corso Numistrano, entrata in vigore per la prima volta lo scorso fine settimana, sono varie e spesso discordi le opinioni di cittadini ed esercenti rispetto ad una misura invocata da molti, ma dalle conseguenze molteplici e non scontate. Posto che si tratta ancora di una fase sperimentale di attuazione del decreto successivo ad una proposta del novembre scorso, le voci del sì e del no sono equamente distribuite fra semplici frequentatori dediti alla tradizionale passeggiata e gestori di attività commerciali, e vengono fuori anche nuove proposte per il futuro.
“Penso sia una cosa buona, speravo da tempo che lo facessero”, spiega una giovane signora, “Certo, per chi deve parcheggiare è più difficile, ma per chi vive in centro è ottimo: i bambini possono giocare indisturbati, c’è più spazio e più sicurezza”. “Abbiamo visto molta più gente, soprattutto ieri”, dicono le commesse di un negozio dalle vetrine natalizie, “c’è più passeggio e questo per alcuni esercizi è vantaggioso. Ma c’è malcontento per i parcheggi”. Un problema riferito un po’ da tutti quello della carenza di posti auto, già annosa in città, ed effettivamente acuita dal provvedimento, che svantaggia purtroppo chi è abituato a recarsi in centro per la passeggiata e le compere non a piedi ma in macchina. “Tanto più che il corso Numistrano non è solo un luogo di shopping” spiega un’esercente, “è un luogo di servizi: farmacie, chiese. Chiuderlo al traffico nei week-end rappresenta uno svantaggio non indifferente per anziani non residenti nelle strette vicinanze, persone disabili, con difficoltà di deambulazione, che non potranno raggiungere a piedi la farmacia di turno in quel fine settimana, o avranno difficoltà a seguire la messa domenicale. Molti esercizi – come il mio – sono già stati svantaggiati da questa situazione. Laddove il target dell’utenza è gente che lavora e non ha tempo di venire a piedi, o magari è sopra una certa età, purtroppo le vendite calano. Anche sotto Natale. Ѐ necessario in ogni caso risolvere il problema dei parcheggi in città”. I più ottimisti inevitabilmente sono i giovani.
“Secondo me può essere davvero una bella iniziativa”, dice un ragazzo di fronte al suo aperitivo, “Non avendo necessità di parcheggio collaterali, certo. Per quelle molta gente rinuncia. Però per chi come me vive in centro è una cosa molto utile: avere spazio, luoghi per camminare, è una cosa molto importante in una città”. “Penso che sia una cosa positiva”, dice una signora, “In ogni città servono luoghi di aggregazione, che abbiano dignità di accogliere chi li abita. Ci sono in realtà tanti luoghi della città che potrebbero svolgere questa funzione, ma spesso sono in condizioni di degrado. Il Corso è un luogo storico, che rappresenta la nostra identità – per quanto questo termine sia oggi molto abusato, è così. Tuttavia anche aprirlo, renderlo completamente disponibile, potrebbe portare degli svantaggi: trasformarlo ad esempio in un luogo della movida, dove sia possibile bivaccare in libertà, con tutte le degenerazioni del caso. Questo speriamo non accada. Quanto al problema dei parcheggi, una soluzione potrebbe essere liberalizzare anche il sabato quelli a pagamento, in tutte le zone limitrofe, per incoraggiare gli automobilisti a frequentare comunque il Corso”.
Giulia De Sensi
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