Lamezia Terme - Si terrà venerdì 4 luglio alle 20:30 al teatro Grandinetti lo spettacolo della “New Accademy Jazz” di Adele Paola. Uno spettacolo - quello che prenderà vita sul palcoscenico – in due tempi. Il primo tempo vedrà tutto il fascino del musical e la forza dei giovani allievi. Un medley che attraversa alcuni dei titoli più amati del genere, da Mary Poppins a Grease, passando per Le bambole e New York, New York, la vera particolarità è che sono i bambini e le bambine, fin dai 4 anni, a gestire tutto in autonomia. Adele Paola spiega che lei sarà in regia, in alto, a supervisionare, ma il palco è completamente nelle mani degli allievi. “È uno spettacolo pensato per non annoiare mai,” spiega la regista. “Tutti i cambi avvengono sul palco, senza pause, con un ritmo da fuochi d’artificio. Ed è un divertimento costruito con dedizione e lavoro, perché ogni piccolo interprete ha la sua responsabilità, il suo ruolo, la sua libertà. E il risultato è uno spettacolo fluido, vibrante, dinamico”.
Il secondo atto cambia completamente atmosfera. Si entra nell’oscurità, nell’immaginazione, nella visione personale e surreale di Adele Paola dell’Inferno dantesco. Uno spettacolo completamente inedito, non tratto dai testi canonici, ma creato da zero: dalla drammaturgia alle musiche, dalle coreografie alla regia. L’Inferno di Adele Paola è costruito su suggestioni musicali vastissime – da Pink Floyd a Keith Emerson, da Simonetti a Ed O’Brien – e su una narrazione intensa, con voci registrate e suoni creati in sala di registrazione professionale. È un’opera scenica che incrocia danza, parola e immagine. Le anime dannate attraversano la scena avvolte da luci, funi, effetti visivi potenti. Caronte entra dal pubblico, spingendo lo spettatore dentro la tragedia. Le ragazze in scena appaiono come figure evanescenti, eteree, vestite solo con indumenti color carne e nascoste da sapienti controluce. Un effetto visivo potentissimo.
In scena incontriamo personaggi iconici: Paolo e Francesca, l’Avarizia, l’Inganno, l’Accidia, Ulisse, fino alla terrificante città dolente, in un crescendo narrativo che culmina in una “camera delle torture” scenica, dove si alternano corpi impiccati, gabbie, ruote di tortura – sempre con gusto scenografico e mai gratuitamente crudo. Ogni elemento è curato nei dettagli: la regia e la stesura sono firmate da Adele Paola, così come molte delle coreografie, realizzate insieme a Ramona Rotundo, Giorgia Conte e Gianluca Falvo. Gianluca Falvo ha creato uno splendido passo a due di grande impatto emotivo che interpreterà personalmente con la maestra Ramona Rotundo. Per alcune scene più complesse, sono stati coinvolti anche insegnanti professionisti, perché il livello richiesto era altissimo. “Ogni scena è diversa dalla precedente,” spiega. “Non ci sono ripetizioni, tutto cambia, tutto evolve. Anche le coreografie sono studiate in modo da non essere mai simili.”
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