Lamezia, incontro del Comitato "Difendiamo la Costituzione" al Chiostro di San Domenico

comiktato-difendiamon-la-costituzione_79d42.jpg

Lamezia Terme - Si è riunito al Chiostro di San Domenico, il Comitato "Difendiamo la Costituzione" per “un'informazione sulle iniziative portate avanti in questi ultimi mesi e per uno scambio di opinioni sullo stato delle proposte riguardanti l'autonomia differenziata il premierato e l'ultima trovata sulla divisione delle carriere dei magistrati e sulla ipotesi di non obbligatorietà dell'Azione penale”.

I lavori introdotti dal coordinatore Mario De Grazia hanno visto impegnati la consigliera regionale Amalia Bruni, Nicolino Panedigrano, Rosa Tavella, Lino Grandinetti, Fernando Miletta, Dina Caligiuri, Rocco Silvestro, Aldo e Sergio Trapuzzano, Lillino Gaetano, Rosario Candido e Pino Mercuri. “Tutti hanno messo in rilievo il buon lavoro svolto dal Comitato sul territorio teso ad informare adeguatamente i cittadini, attraverso dibattiti pubblici, sit-in in piazza, raccolta di firme, distribuzione di volantini, interviste e confronti con i Sindacati Gilda e Cgil della Scuola, sui gravissimi danni che  l'autonomia differenziata comporterà per le Regioni meridionali e per i cittadini in ordine, soprattutto, alla negazione progressiva dei diritti dei cittadini alla salute, all'istruzione, ai trasporti, all'ambiente – spiegano dal Comitato - Unanime è stato il riconoscimento alle Chiese meridionali e calabresi, alle numerose parrocchie, in particolare, tese ad informare correttamente  i fedeli su tali riforme e  alla puntualità e alla chiarezza dei documenti prodotti con i quali  condannano l'autonomia differenziata ritenendola responsabile, se approvata, di rompere la solidarietà e l'unità dell'Italia dividendola in Regioni sempre più ricche e Regioni, quelle meridionali, sempre più emarginate e povere. Si è concluso, infine, sulla necessità di stimolare i parlamentari meridionali e tutti i partiti democratici ad un impegno ancora più puntuale ed efficace contro queste sciagurate proposte di riforma e, per quanto ci riguarda, di operare ad intese più collaborative con gli altri comitati sorti spontaneamente in Regione per fare rete ed avere maggiore incidenza ed efficacia nell'azione di contrasto a queste sciagurate riforme”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA