Lamezia Terme - “Una mattinata meravigliosa, ricca di stimoli e di interventi illuminanti, che ci ha emozionato per il modo in cui le discipline si sono incontrate, dando vita ad un dibattito coinvolgente. Questo salotto culturale meriterebbe di uscire fuori e di essere riproposto in un teatro. Bravissimi i ragazzi e i docenti per le attività realizzate, frutto di passione e competenza, e complimenti alla dirigente per aver dato vita ad un’iniziativa che lascerà sicuramente un’impronta nel dibattito culturale della nostra città”. Hanno così commentato le giornaliste Maria Scaramuzzino e Maria Chiara Caruso il Caffè letterario organizzato dall’IC Manzoni-Augruso con la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo della cultura.
L’iniziativa fa parte della tre giorni sulla cultura programmata dalla scuola nel Piano dell’offerta formativa, a cui hanno partecipato gli alunni di tutto gli ordini, infanzia, primaria e secondaria, impegnati in varie attività con la guida dei docenti e il coordinamento della referente Cinzia Iuffrida. Nell’aula magna della sede Via Ferlaino, gli studenti di terza media hanno conversato con la dirigente scolastica Antonella Mongiardo, la scrittrice Antonietta Vincenzo, il ricercatore in ingegneria biomedica e informatica dell’Università di Catanzaro Basilio Vescio, lo scrittore Pasquale Allegro, il dirigente scolastico Lorenzo Benincasa. In una location accuratamente allestita con dipinti realizzati dagli alunni dei vari plessi, gli ospiti della Manzoni hanno conversato, degustando il caffè, sul tema della cultura unica, sullo sfondo musicale dei docenti di strumento. Apprezzata dagli ospiti l’esecuzione del brano ‘Ave Maria’ di Caccini, cantato dalle docenti Barresi e Amoroso, accompagnate dalle professoresse Sdanganelli e Saladino al pianoforte e dalla professoressa Pagani all’oboe. Gli alunni hanno presentato i loro lavori prodotti in classe, video, power point e learning object, ispirati ai contenuti del “Scienza e letteratura: due culture a confronto”. Il testo, che la Dirigente ha voluto donare alla biblioteca della scuola, ha rappresentato una fonte di notizie e di spunti per gli alunni alle prese con una sperimentazione didattica, presentata in un documentario realizzato da Antonietta Vincenzo, Antonella Mongiardo, Cinzia Iuffrida e Marinella Gambino, dal titolo “Scienza e letteratura: da Platone alla fantascienza”. Un nuovo genere di didattica, che punta a valorizzare la trasversalità dei saperi e a sviluppare competenze interdisciplinari.
“L’interdisciplinarità - ha detto nel saluto introduttivo la preside Antonella Mongiardo - è un aspetto che tende ad essere sottovalutato, perché spesso le discipline vengono considerate mondi separati, distanti, rigidi compartimenti stagni che non comunicano tra loro. Questo atteggiamento contribuisce non poco a creare una discontinuità nella formazione scolastica e nel concetto di cultura in generale. Oggi - ha detto la preside - inauguriamo l’inizio di un percorso nella cultura unica, un viaggio nel tempo, dal mondo classico all’epoca moderna, alla ricerca dei legami tra scienza e letteratura. Un sentiero ancora poco battuto del sapere, il rapporto tra le due culture, che la critica contemporanea ha iniziato a percorrere già da tempo, seguendo le tracce lasciate da Snow, Calvino, Svevo, Levi e altri autorevoli autori”. Antonietta Vincenzo ha, quindi, svelato alcuni intrecci tra scienza e letteratura, “che nel mondo classico era un tutt’uno, ma che poi nel corso dei secoli, tra alterne vicende, hanno vissuto momenti di rottura e di riavvicinamento”. La Vincenzo, attraverso alcuni esempi come il poeta greco Eratostene che calcolò il diametro della Terra osservando l’ombra proiettata da un bastoncino, ha raccontato come il binomio scienza e letteratura è sempre stato stretto e profondo anche se nel tempo ha visto un’inversione di percorso: un tempo poeti e filosofi hanno avuto intuizioni scientifiche rivelatesi poi vere secoli dopo, mentre oggi gli scienziati diventano letterati perché trasferiscono nei romanzi le proprie conoscenze scientifiche”. Antonietta Vincenzo ha, poi, invitato i ragazzi a leggere i libri, preferendo l’approfondimento delle fonti e dei testi alle ricerche da interne perché “in rete si trovano nozioni e informazioni, ma è la lettura dei libri che consente l’approfondimento e la conoscenza”. Il dottor Basilio Vescio si è soffermato sul senso di “bellezza” presente nella scienza e, in particolare, nella matematica. Partendo dalla musica, come emblema di sintesi tra scienza e letteratura, il ricercatore ha messo in risalto l’importanza del pensiero critico che, al di là del pragmatismo tecnico, ci faccia comprendere il perché delle cose. L’esperto si è, quindi, soffermato, sulle potenzialità, sulle sfide e sull’etica dell’intelligenza artificiale, utilizzata per prevedere il comportamento di alcuni fenomeni e per migliorare la qualità della vita. Tra gli originali lavori dei ragazzi, un video rappresentava un surreale dialogo tra l’intelligenza e artificiale Italo Calvino, il quale trasferì le sue conoscenze scientifiche nei propri libri, ipotizzando addirittura una macchina robotica capace di scrivere romanzi. Pasquale Allegro, scrittore e poeta, è intervenuto sull’importanza del sapere critico e trasversale. Ha, quindi, rimarcato l’importante ruolo della scuola che deve orientare gli allievi verso una scelta consapevole degli studi superiori, che sia davvero espressione dei loro interessi e della loro personalità. Il preside Lorenzo Benincasa ha sottolineato “l’alta valenza didattica e formativa di queste iniziative culturali, che riescono a presentare ai ragazzi tematiche culturali complesse in modo semplice e affascinante, per accendere in loro il piacere della cultura”. Maria Chiara Caruso ha concluso con un invito alla lettura, “di qualsiasi genere e argomento, che aiuta a migliorare il linguaggio, ad aprire la mente e ad acquistare autonomia e libertà”.
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