Lamezia, la testimonianza evangelica del vescovo Raffaele Nogaro raccontata nel libro di Sergio Tanzarella

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Lamezia Terme - Venerdì 30 maggio alle 18 nella Libreria Ubik di Lamezia Terme, promosso dal Sistema Bibliotecario Lametino, dall'Istituto di Storia del Cristianesimo della Pontificia Facoltà Teologia dell'Italia Meridionale sezione s. Luigi Gonzaga di Napoli, dal Tribunale per i Diritti del Malato, da Pax Christi, e dal Centro di Ricerche Personaliste-Il Cenacolo Filosofico, è stato presentato il volume a cura del prof. Sergio Tanzarella dal titolo: “Raffaele Nogaro. 90 anni di radicale mitezza” (Ed. Il Pozzo di Giacobbe) in cui viene raccontata la "coraggiosa e nitida testimonianza evangelica del vescovo di Caserta dal 1990 al 2009, dopo esserlo stato della diocesi di Sessa Aurunca dal 1983".

È intervenuto - raccontano in una nota - il direttore del SBL Giacinto Gaetano salutando e ringraziando i presenti. La relazione di Fiore Isabella del TDM ha offerto una riflessione significativa tracciando la testimonianza del vescovo Nogaro rispetto alla sua grande attenzione e compartecipazione verso i fragili ed i deboli di ogni tipo, per porre in coerenza tematica l'attenzione sul mondo sofferente dei malati del Lametino che necessitano di una maggiore attenzione sanitaria sia sul piano della struttura che dei servizi. Il prof. Sergio Tanzarella, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sezione san Luigi Gonzaga e curatore del libro, si è soffermato in modo appassionato sulla figura del vescovo Raffaele Nogaro, che conosce profondamente ed è stato suo strettissimo collaboratore, un pastore ultranovantenne, che nel pomeriggio, telefonicamente, ha ringraziato per l'iniziativa. L'autorevole Storico del cristianesimo ha presentato con puntualità ed ampliamente questa bella figura che ha testimoniato una “ecclesiologia che rinuncia al potere”, con una trasparenza personale ed episcopale che si costituisce esempio profetico per l'oggi ed il futuro della Chiesa. Un Pastore, con una “inusuale trasparenza” e “non facendo parte di cordate episcopali e di potenti associazioni né godendo di amicizie e protezioni politiche o ecclesiastiche”, si è costituito “riferimento morale, spirituale e civile” con una “ecclesiologia fondata esclusivamente su Cristo in contrapposizione evidente con una ecclesiologia funzionale al potere e al suo mantenimento”. Padre Nogaro si è posto contro “una Chiesa del potere e della ricchezza”. Egli ha rigettato “il privilegio e il prestigio sociale” evitando di “incatenare la profezia che è affidata alla Chiesa”.

Successivamente ha preso la parola Filippo D'Andrea, teologo e filosofo, che ha menzionato uno per uno tutti gli autori del volume con relative tematiche: Maria Carmela Caiola, architetto e docente, presidente di “Italia Nostra” di Caserta, ha scritto su “Il primato dell'ecologia e dell'ambiente” nella testimonianza episcopale di Nogaro. Anna Carfora, docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Facoltà Teologia dell'Italia Meridionale sez. san Luigi Gonzaga, ha approfondito il tema, con proiezione realistica e profetica: “Lo 'straniero' è il nuovo europeo”. Valerio Gigante, docente di Lettere, collaboratore di “Adista”, ha scritto la prefazione definendo Nogaro un vescovo “scomodo”, “non omologabile” testimoniando che ha dimostrato “un altro modo di essere Chiesa, anche all'interno dell'episcopato”. Luca Kocci docente di Italiano e Storia e collaboratore de “Il Manifesto” ha rilevato il coraggio del vescovo emerito “Contro collateralismo e camorra”. Fabrizio Mandreoli, docente di materie teologiche e filosofiche a Firenze e Bologna con un particolare impegno di insegnamento nel carcere di quest'ultima, ha sottolineato che in Nogaro ha espresso nel concreto del suo operare personale e pastorale una “'Teologia' dal Vangelo”. Nel dibattito sono intervenuti, offrendo ulteriori riflessioni al convegno, Nino Campisi e Peppino Campisi di Pax Christi.

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