Lamezia, malumore fra i commercianti: “Corso Numistrano sta morendo per mancanza di decoro”

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Lamezia Terme - Malumore diffuso fra i commercianti di Corso Numistrano a causa di una serie di problematiche che rischiano di depreziare il valore storico-culturale e le potenzialità attrattive del salotto migliore di cui Lamezia dispone, un bene che appartiene all’intera comunità.

Il decoro, la pulizia, ma anche la bellezza del luogo sembrano per molti in perenne discesa: un declino difficile da accettare, soprattutto per chi in questo luogo è nato e cresciuto, e ogni giorno con il proprio lavoro lo mantiene vivo. Annoso il problema di bidoni e mastelli in bella vista, con buste lasciate accanto, per terra, che spesso contengono materiale organico e attirano animali d’ogni sorta. O il problema dei cani con padroni poco rispettosi, che sporcano rendendo impossibile passeggiare con tranquillità. Si aggiunge ultimamente il passaggio all’illuminazione al led, che pur essendo adatta per Corso Giovanni Nicotera, non tutti trovano consona a valorizzare adeguatamente il Numistrano, soprattutto nella sua parte più antica. Segnala in particolare questo genere di criticità Eugenio Rocca, titolare della storica gioielleria sita attualmente al centro del Corso, attiva da quattro generazioni.

“Trovo che il risparmio energetico sia una cosa molto utile, ma si poteva attuarlo in periferia o in altre zone limitrofe il centro, magari spegnendo o limitando parzialmente in inverno l’illuminazione del Lungomare: risparmiare sul corso principale della città non è una scelta che porta frutti. Andrebbe invece curato di più, sotto molti punti di vista, creando prima di tutto – come in molte altre città, al nord e non solo – un’isola pedonale. E pulendo regolarmente la strada, lavando i marciapiedi – un tempo si faceva – per evitare che l’inciviltà di chi porta a spasso i cani senza busta o di chi getta la spazzatura non danneggi l’immagine simbolo della nostra città. Ormai è anche una questione igienica: molti dei locali presenti sono attività di ristorazione e producono rifiuti organici in quantità lasciati in buste che a volte finiscono anche per terra. Il cibo attira topi, scarafaggi e ogni genere di animali randagi, creando disagio non solo a chi vive il luogo ma anche a chi semplicemente passeggia. Conosco il sindaco da sempre, e anche per questo mi permetto di dire che lasciare tutto così non è la scelta giusta, perché il Corso sta morendo”.

Giulia De Sensi

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