Lamezia Terme, 14 novembre - Anche in città gli studenti medi lametini hanno partecipato alla giornata di sciopero e mobilitazione europea per manifestare contro l'austerità imposta dai tagli del Governo e che si riversa inevitabilmente anche nel comparto della scuola e della formazione. Tra gli slogan urlati in corteo "noi la crisi non la paghiamo" e, tra gli striscioni, "il sonno della ragione genera questi politici". Il segretario generale della Cgil Catanzaro Giuseppe Valentino assieme al segretario generale Flc Cgil CalabriaGianfranco Trotta hanno aderito alla manifestazione spiegando "di essere con gli studenti di Lamezia e con tutti coloro che non vorranno piegarsi alla scure dell’austerità, che vorrebbe imprigionare intere generazioni in un futuro precario. I temi della manifestazione studentesca, sono una parte degli argomenti di cui in tutta Italia, da diversi luoghi, la CGIL parla ai lavoratori ed alle lavoratrici di questo Paese".
Anche alcuni docenti lametini hanno partecipato allo sciopero generale europeo chiedendo "una scuola democratica, pubblica e gratuita, una scuola equa e che rimuova gli ostacoli di ordine economico e sociale per dare a tutti le stesse opportunità e pari dignità e una scuola sicura con classi fino a 25 alunni nel rispetto della normativa vigente". I docenti si dicono contro "il Ddl 953 (che prevede lo smantellamento degli organi collegiali e la sottomissione delle scuole agli interessi privati), la cancellazione di ogni ipotesi dell’innalzamento dell’orario, da riproporre strategicamente dopo le elezioni o al prossimo CCNL, tagli previsti dalla spending review e gli ulteriori accorpamenti degli istituti, il Concorso che umilia i precari e spreca denaro pubblico e cancella lista d'attesa di migliaia di docenti, i corsi di riconversione su sostegno che creano esuberi su esuberi, mortificando la didattica e le categorie lavorative in esubero".
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