Lamezia, primo elettrocardiogramma a Kyamuhunga in Uganda grazie a volontari associazione “Amici di Padre Paolino”

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Lamezia Terme - Fare un elettrocardiogramma qui in Italia è talmente semplice ma in Uganda, e per essere più precisi a Kyamuhunga, situata nel distretto di Bushenyi, 370 km circa a sud/ovest da Kampala, dove per arrivare si oltrepassano migliaia di dossi sulla strada è tutta un’altra storia. “Non è banale, è problematico farlo, direi impossibile, non è scontato, è un obiettivo da raggiungere, è un miraggio. Ma noi ce l’abbiamo fatta”. A raccontare questa pagina positiva dell’Uganda è il dottore Alessandro Pingitore, volontario dell’Associazione “Amici di Padre Paolino”.

“Il tutto - racconta - iniziò nell’era subito pre-COVID, quando andai a visitare Padre Paolino. In quell’occasione visitai l’ospedale, conobbi i responsabili e nel chiacchierare venne fuori la necessità di sviluppare un servizio di cardiologia. Questo in linea con i dati epidemiologici che mostrano un significativo incremento delle malattie cronico degenerative, come lo sono le cardiopatie dell’adulto, in particolare quella ischemica, in Africa. Si fece, quindi, un progetto, ma venne ritardato per la pandemia. Nel frattempo, sono stati raccolti soldi attraverso iniziative varie. In questo, “Quelli dell’Atrio”, un gruppo scanzonato di medici, e non solo, prestati al teatro, ha avuto un ruolo centrale organizzando e realizzando eventi. Un valido contributo è stato offerto dall’Associazione Dottore Pietro Ciccorossi. Successivamente, l’iniziativa è stata adottata dall’Associazione Amici di Padre Paolino, che ha fatto suo il progetto, organizzando recentemente lo spettacolo teatrale “Curare o prendersi cura? Un viaggio nel rapporto medico paziente” presso il teatro Grandinetti di Lamezia Terme, con il supporto del gruppo teatrale I Vacantusi. Quest’anno, a febbraio, un gruppo di calabresi, con una livornese, hanno portato un elettrocardiografo a Kyamuhunga, consegnandolo al Dr. Joseph Kyangwa. È stato inoltre creato un sistema di telemedicina per consentire la refertazione a distanza dei tracciati elettrocardiografici ed anche la formazione. Un obiettivo del progetto è infatti quello di rendere autonomi i medici locali nella lettura e refertazione dei tracciati”.

primo-ECG_8a674.jpgIl primo ECG a Kyamuhunga

Per il medico: “Non sono passi scontati, il tutto si deve realizzare con pazienza, avendo ben presente l’obiettivo finale che è quello di aiutare questo piccolo ospedale nel migliorare l’assistenza sanitaria. Dopo qualche settimana, è arrivato il primo elettrocardiogramma registrato presso l’Ospedale Kyamuhunga in Uganda: paziente di 40 anni con un tracciato elettrocardiografico sostanzialmente nei limiti. È importante sottolineare che nello stesso giorno sono arrivati tre tracciati, di cui uno ad un bimbo di tre anni. Se in Italia, come è giusto che sia, l’elettrocardiogramma è uno dei tanti esami cardiaci, comunque rimane sempre il primo esame in cardiologia, che si fanno per la caratterizzazione delle cardiopatie, in Uganda, a Kyamuhunga è l’unico ed acquista un valore inestimabile. Questo è un piccolo grande successo, la cui grandezza sta nel realizzare un qualcosa di piccolo dal grande valore pratico, che aiuta sensibilmente a compiere un passo in avanti dell’assistenza sanitaria nel piccolo ospedale di Kyamuhunga. È stato uno straordinario lavoro di squadra, dove Padre Paolino - conclude il Volontario Pingitore - ha rappresentato e rappresenta la figura di riferimento e che non si sarebbe potuto realizzare senza il contributo silente di centinaia e centinaia di cittadini italiani e non solo. Non ci fermiamo qui. Rendere autonomi i medici che operano a Kyamuhunga attraverso la formazione a distanza ed anche contribuire a potenziare le potenzialità diagnostiche e terapeutiche dell’ospedale di Kyamuhunga saranno i prossimi obiettivi di questo progetto”.

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