Lamezia, salute mentale: nasce in città lo sportello “Gedeone Empowerment” per supporto e prevenzione

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Lamezia Terme - Un progetto integrato, che unisce realtà diverse e diverse figure professionali, lo sportello di supporto e prevenzione “Gedeone Empowerment”, finalizzato a dare una risposta e un sostegno in senso globale alle persone affette da disagio mentale e alle loro famiglie, creando un ponte di comunicazione con le istituzioni, e intercettando i segnali precoci di una problematica incipiente prima che sfocino in un disturbo conclamato che richieda ospedalizzazione. Per questo, lo sportello, che ha sede in via Milite Ignoto 53, si pone a Lamezia come punto d’incontro per i giovani e gli adolescenti, e oltre a garantire informazioni e supporto psicologico, proporrà una serie di attività legate all’arte e alla creatività che possano coinvolgerli, a partire dalla mostra dell’artista argentina Graciela Cruz tuttora visitabile nei suoi locali. “Da 10 anni Progetto Gedeone si occupa di salute mentale” spiega il responsabile dello sportello Antonio Mangiafave, già impegnato con il CSM di Decollatura e, dopo la sua disattivazione, con l’SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) dell’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, dove Progetto Gedeone, costola dell'associazione SS. Pietro e Paolo, si occupa di attività connesse alla cura del “giardino dei pensieri ritrovati”, a motivo del quale il reparto ha ricevuto un riconoscimento nazionale.

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“Vogliamo combattere il problema dello stigma legato ai disturbi psichici - continua Mangiafave - e promuovere l’idea che la fase acuta è solo un momento transitorio, che può essere superato. Questo è un momento favorevole perché in Calabria viene finalmente recepita la Legge 328 del 2000, che prevede una serie di provvedimenti nel campo della salute mentale, da attuare sui territori secondo direttive europee, e sarà possibile in questo senso collaborare con le Istituzioni”. Una proposta che viene subito raccolta dal sindaco Mascaro e dalla consigliera D’Amico, presidente della III Commissione, per le Politiche Sociali, Sanità e Ambiente, presenti all’inaugurazione. “Il pubblico da solo non riesce a fare ciò che vorrebbe fare, a causa della carenza di personale e di risorse” sottolinea il sindaco, “per questo è importante la collaborazione sinergica con le associazioni. Dunque oggi è una bella giornata per la città, perché si creano in questo luogo nuove occasioni per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità”. Diverse le figure coinvolte nel progetto: il dottor Luigi Pullia, psicologo e psicoterapeuta, che con la sua collaboratrice, la dottoressa Vanessa Gallo, specialista in psicodiagnostica, si occuperà della parte tecnica relativa alla diagnosi e al supporto psicologico; l’avvocato Giuseppe Caruso, per l’assistenza legale alle famiglie, nei casi in cui sussistano situazioni di reati in essere o pratiche di interdizione; il Life Coach Frank Pullia, esperto in benessere olistico; il volontario Francesco Villella, per accompagnare i giovani nelle attività ricreative che saranno proposte. Coinvolte nel progetto anche l’associazione “Oltre l’Autismo”, attiva nella provincia di Catanzaro, con la presidente Annamaria Lucchino, la Scuola di Specializzazione in Psicanalisi e Gruppo-analisi di Reggio Calabria con il coordinatore didattico Romeo Gabriele, e naturalmente il direttore dell’SPDC di Lamezia, dottor Michele Gabriele Rossi, che garantisce tutto il proprio appoggio a un progetto che “si propone di intercettare in tempo esordi psicotici che avvengono nell’adolescenza, coinvolgendo persone che, se non trattate, poi confluiscono nei nostri reparti da adulte, magari in TSO, in condizioni molto più difficili da gestire”.

“Gli adolescenti di oggi sono gli adulti del futuro - conclude Mangiafave - e per affrontare il problema della salute mentale c’è la necessità di un ponte fra le famiglie, le istituzioni e le strutture sanitarie, un unico ufficiale di collegamento informato sulle procedure, che permetta un’organizzazione più efficace nella risoluzione quotidiana dei problemi”.

Giulia De Sensi

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