Lamezia Terme – Pubblichiamo le richieste che gli Usb Scuola e la Federazione regionale di Usb Pubblico Impiego insieme ad una delegazione di studenti/lavoratori ha chiesto alla dirigente scolastica dell’Istituto di Istruzione Superiore “L. Da Vinci” di Lamezia Terme Rosa Alisia Arturi.
“Tale decisione scaturita a quanto pare dai risultati di un monitoraggio parziale della frequenza degli iscritti, appare spropositata e discriminatoria. Infatti, pur in presenza di assenze reiterate da parte degli studenti/lavoratori, è difficile credere che tutti gli iscritti abbiano già potuto maturare una condizione irreversibile quando manca ancora un mese per la chiusura del primo quadrimestre.
Alla dirigente scolastica è stato, quindi, manifestato come il provvedimento adottato sia assolutamente eccessivo oltre che ingiustificato e penalizzante perché lesivo del diritto allo studio e discriminatorio soprattutto degli studenti in regola. La soppressione delle classi provocherebbe, infatti, gravi conseguenze per i numerosi studenti che intendono regolarmente completare i corsi di studio o acquisire qualifiche professionali, ed esclude di fatto una intera categoria, quella degli studenti/lavoratori, dalla fruizione di diritti costituzionalmente garantiti. Alla dirigente è stato infine evidenziato come dall’atto di soppressione delle classi da lei assunto, scaturiscano anche pesanti effetti in termini di organico del personale docente e ATA, insostenibile in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo. A garanzia dei diritti degli studenti, che riguardano, come detto, anche il personale docente ed ATA, USB Scuola ha pertanto richiesto la ricostituzione delle classi. La dirigente, ascoltate le motivazioni esposte dalla USB, ha comunicato che valuterà la situazione e, alla luce anche delle indicazioni sottoposte dal sindacato, studierà tutte le misure per garantire agli alunni il diritto allo studio. USB ha ritenuto positiva questa apertura ed ha posto come limite temporale per ristabilire il diritto alla frequenza, il prossimo 30 gennaio”.
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