Lamezia: Tanta gente per l'ultimo saluto al giovane Corrado. La lettera dei compagni

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Lamezia Terme - Il feretro di Corrado è arrivato in cattedrale alle 13:49. Ad attenderlo oltre i familiari anche i suoi compagni e tanti studenti del liceo Scientifico Galileo Galilei con in testa la dirigente Caterina Calabrese e tutto il corpo docente. Il labaro del Liceo listato a lutto è un po' il simbolo, sobrio e discreto, del profondo dolore palpabile tra tutti i presenti, giovani e meno giovani. Tutti attoniti per la prematura scomparsa del giovane Corrado D'Ippolito. Un ragazzo solare e di compagnia, come tanti giovani quindicenni alla sua età. Purtroppo per lui la vita si è spezzata prematuramente un sabato sera d' inizio settembre quando è andato ad impattare con il suo scooter contro un'auto in località Marinella. Da allora un lento ed inesorabile calvario che ha accompagnato i familiari fino al triste epilogo di ieri. Oggi alle 17 in Cattedrale l'ultimo saluto al ragazzo da parte di chi l'ha conosciuto ma anche di tanta gente spinta a presenziare alla cerimonia di commiato perchè scossa da questa ennesima tragedia della strada nell'estate lametina. Un ultimo saluto a Corrado che, in parte, vivrà nel corpo di altre persone grazie al gesto d' amore infinito dei suoi genitori che hanno deciso di donare i suoi organi. Già da oggi il primo trapianto: una bambina di soli sei mesi potrà vivere grazie a Corrado ed al gesto dei suoi genitori che va oltre la perdita, oltre la morte.

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Il ricordo dei compagni e di tutto il Liceo Scientifico

Ciao Corrado,

dove sei? Di preciso dove sei? Non è proprio possibile rivederti anche solo per un saluto? L’ultimo abbraccio? Non ti sembra un po’ azzardato essertene andato così? Averci lasciato in 28? Non si sta bene in 28, non si sta bene senza di te. Siamo stati tutti qui ad aspettarti, ci hai lasciati in apnea, abbiamo ispirato tutti per l’ultima volta alla notizia dell’incidente, e speravamo di tornare ad espirare grazie ad un tuo battito di ciglia…adesso invece, ci tocca andare avanti senza di te, ma con la consapevolezza che tu avresti voluto, e soprattutto meritato, continuare a percorrere questa vita con noi.

Ciao Corrado, già ci manchi. Tu perciò, non andare troppo lontano, davvero, mai troppo…per favore. Resta il più vicino possibile, se riesci magari stai lì ed occupa quel banco, sapremo che sei lì con noi, faremo di tutto per non farti annoiare, continueremo a sorriderti ed a parlarti. “Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che allora sorridi, che come allora sorridi”, anche se non sono parole nostre, mai come adesso è lecito prenderle in prestito e farti capire, caro Corrado, che il filo che ci unisce, per quanto tu possa allontanarti, non si staccherà mai, e che quindi tu, da noi, non puoi staccarti. D’altronde, cosa siamo noi senza te? Che classe è la nostra senza la colonna portante? Sì, perché, parliamoci chiaro, la nostra classe sei tu. Esattamente, SEI, non eri, lo sei sempre stato e lo sei tutt’ora, perché sei in ogni nostro respiro, pensiero… ogni nostro movimento, ogni risata e, nostro malgrado, anche in ogni lacrima. Tutto sembra vuoto e fuori posto, ma non lasceremo che la morte o il dolore ci rubino i ricordi gioiosi. Ci teniamo stretta questa felicità che abbiamo conosciuto e condiviso. Non andrà mai persa.

Forse per il mondo sei solo un’altra vittima della strada, ma per noi sei molto più: una persona unica e speciale, compagno di vita prima che di classe. Terremo vivo il ricordo, lo faremo ogni giorno, anche se rischieremo di detestare sempre più il mondo. La morte di un amico, come la caduta di un pino gigante, lascia vuoto un enorme pezzo di cielo. Non sai quanto già ci manchi e quanto ancora ci mancherai. Meriti tutto, una persona come te, meriterebbe di essere a tutti gli effetti ancora qui a fare il terzo liceo con noi… Non preoccuparti però, da adesso sarà tutto in funzione tua. Ogni voto ogni sciopero, ogni singolo giorno passato in classe, ognuno di noi lo vivrà per sé e per te, grazie al quale, con un ultimo, estremo, atto d’amore e generosità, altri ragazzi potranno continuare a vivere. Sarà che sei andato via così in fretta. Sarà che ci sarebbe tanto piaciuto ricevere un tuo ultimo messaggio per raccontarti ancora di noi. Sarà che avremo voluto ancora condividere gioie e dolori per te, che avremmo voluto passar più tempo insieme te, e godere ancora di più di quegli attimi passati insieme che allora ci sembravano banali perché eravamo convinti che ne sarebbero arrivati tanti altri migliori. Sarà tutto questo ed un insaziabile desiderio di te. Di te in qualsiasi forma, aspetto, umore… di te che ormai non ti vedi più, ma sei dentro tutti noi. “Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta” e tu, Corrado, sarai sempre con noi! Grazie di tutto, da tutti noi!

Con tutto l’amore del mondo, e non solo…

 

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