Lamezia Terme, 6 luglio - Un anno fa domani, la città di Lamezia si riuniva in una fiaccolata a sostegno dell'operato del procuratore Vitello in un territorio vessato dalla criminalità e corruzione. A distanza di un anno, questa mattina, il consiglio dei ministri ha approvato la revisione delle circoscrizioni giudiziarie con la soppressione di37 tribunali e 38 procure, oltre alla cancellazione di 220 sezioni distaccate esistenti in tutta Italia. Tra questi numeri ci sarebbero anche tribunale e procura di Lamezia. Il Ministro ha esordito spiegando come il provvedimento non sia "legato alla spending review", ma "deriva dalla delega che aveva il precedente governo e che questo governo ha ereditato, una delega che consentiva la riorganizzazione dei tribunali e delle aree giudiziarie, per rendere efficiente giustizia anche attraverso la redistribuzione giudiziaria" con l'obiettivo di "mantenere in piedi solo quei presidi con dimensione necessaria e sufficiente a dare risultati". Per quanto riguarda i tribunali e procure in zone a maggior presenza criminale, il Ministro ha ipotizzato una deroga spiegando che "possono rimanere aperti i tribunali con un numero di magistrati da 20 a 28 magistrati ma solo se si trova in una zona di criminalità organizzata o il cui spostamento comporterebbe dei disagi di trasporto". Ora bisogna vedere se, in quest'ultimo caso, sarà applicata la norma dei magistrati previsti o quelli effettivi al momento del varo del decreto in questione. Se il taglio riguarderà questi ultimi, e Lamezia per via di trasferimenti non raggiunge attualmente la quota dei 20 magistrati effettivi, sarà una doppia beffa. Doppia perchè si andrà a tagliare tribunale e procura basandosi sul numero di magistrati che dal Csm non sono stati inviati a Lamezia in sostituzione dei trasferiti in altre sedi. In pratica, per l'invio centellinato di magistrati si rischierebbe l'inappellabile chiusura di tribunale e procura. Intanto gli avvocati si sono riuniti e già pensano a nuove forme di protesta. Il Ministro, dal canto suo, è consapevole di come il provvedimento odierno "provocherà molte critiche, discussioni, ma non è una resa alla criminalità, anzi è il modo migliore per combatterla e chi dice il contrario è persona non disinteressata".
Vannino Chiti: "Ok taglio tribunali, ma rivedere criteri per Lamezia Terme"
Il vice presidente del Senato Vannino Chiti è intervenuto sul taglio dei tribunali: "E' giusto ridurre il numero dei tribunali. La razionalizzazione delle sedi giudiziarie serve a migliorare il servizio della giustizia per i cittadini. Tuttavia, il criterio per cui si privilegiano i capoluoghi di provincia è corretto ma non può essere l'unico: ogni territorio ha delle specificità". "A Lamezia Terme, ad esempio - aggiunge l'esponente del Pd - si sono verificati molti attentati ad opera della criminalità organizzata, come quelli compiuti contro la comunità di don Giacomo Panizza. Anche Libera e diverse associazioni antiracket hanno denunciato una situazione di allarme sul piano della sicurezza in quel territorio. Mi auguro che in sede di verifica delle diverse situazioni, pur mantenendo fermo l'obiettivo di razionalizzazione - conclude - si possano rivedere le decisioni per casi come quello di Lamezia Terme".
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