Lamezia Terme - Si è svolta, in occasione della Giornata Mondiale contro la Malattia di Alzheimer, la VII edizione dell’iniziativa “Cammina con noi” a cura dell’Associazione per la Ricerca Neurogenetica. In un clima di gioia e di condivisione i partecipanti hanno camminato insieme lungo il percorso fra la chiesa di Santa Maria Goretti a Savutano e Casa Alzal, il centro diurno gestito dall’associazione, dopo essersi registrati e muniti di pettorina.
Presenti molti pazienti anziani del centro, ma anche tanti giovani, bambini, mamme con i passeggini, a significare l’impegno comune di tutto il tessuto sociale per arginare, curare e prevenire la malattia e i suoi risvolti di solitudine ed emarginazione. Dopo il discorso iniziale di Monsignor Pino Ferraro, incentrato sul concetto di “fratellanza che ci fa uniti nell’amore di Dio”, importante in questo senso l’intervento conclusivo di Amalia Bruni, presidente e fondatrice del Centro per la Ricerca Neurogenetica, la quale ha ricordato i fattori di rischio dell’Alzheimer: “la mancanza d’istruzione e l’abbandono scolastico, che impediscono al cervello di svilupparsi correttamente in età giovanile, criticità che può essere colmata da attività successive, come la lettura di libri e le attività sociali; il diabete, l’ipertensione, l’obesità, le malattie cardiologiche e vascolari, la sordità – che privando il cervello di stimoli può incidere fino al 7% . Sono tutte patologie che devono essere tenute sotto controllo medico, per aiutare a ridurre il rischio di demenze. Fino a 10 o 15 anni fa, quando parlavamo di prevenzione ci ridevano in faccia, perché non c’erano i numeri a dimostrare che la strada da seguire fosse questa: oggi i numeri ci sono. Camminare 5 chilometri al giorno o anche 3 e mezzo aiuta a diminuire il rischio di sviluppare demenze del 50%. Ѐ un sistema alla portata di tutti, che non costa nulla, e che aiuta a ridurre obesità, diabete e ipertensione: una medicina naturale. Il messaggio di quest’iniziativa è che camminare ci fa bene, specie in compagnia, perché il dialogo ci aiuta ulteriormente a stimolare il cervello. Un altro modo per prevenire le demenze è l’alimentazione: mangiare troppo, troppo salato, troppi dolci non va bene. Meglio preferire una dieta mediterranea, ricca di cereali, frutta e verdura, con poca carne, e un occhio alle quantità. La riduzione di peso e il digiuno, attuati sotto controllo medico, aiutano a combattere le demenze”. La serata si è conclusa con la premiazione dei partecipanti a cura del presidente dell’associazione Antonio Laganà e della responsabile del Centro Antonella Raso, seguita da un concerto della “Solidal Soul Band”, il complesso musicale dell’Ambulatorio Solidale, e da un momento conviviale che ha visto unite diverse generazioni in una festa comune.
Giulia De Sensi
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