"Mostra i tuoi colori"': a Conflenti celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato

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Conflenti - Momenti di riflessione ma anche gioia, divertimento, e soprattutto colori, sono stati gli ingredienti della Giornata del rifugiato che si è svolta venerdì e sabato a Conflenti. Il piccolo borgo - raccontano gli operatori - ospita, dall'aprile del 2022, famiglie proveniente da vari paesi del mondo, nell'ambito del Progetto SAI il cui comune capofila è la cittadina di Filadelfia, guidata dalla sindaca Anna Bartucca, sempre attenta e sensibile alle tematiche di accoglienza e integrazione.

La Giornata Mondiale del Rifugiato 2024 dal titolo "Mostra i tuoi colori" - organizzata dall'equipe del Progetto SAI Conflenti, gestito dalle Cooperative Sociali "Progetto Enea" e "Iride" - ha avuto come tema, appunto, i colori. Diversi i momenti che hanno caratterizzato la manifestazione, in sinergia con il comune di Conflenti guidato dal sindaco Emilio D'Assisi. Nel pomeriggio di sabato, acquerelli e gessetti colorati hanno trasformato bambini e bambine in piccoli artisti. Intanto, le sapienti mani di Marlyse hanno intrecciato fili colorati nei capelli dei presenti, mostrando come si realizzano le treccine afro.

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E, dato che l'integrazione passa soprattutto attraverso il cibo, con un showcooking, una beneficiaria del Progetto SAI ha mostrato come si preparano le famose piadine diffuse nel mondo arabo.  Tra i momenti più toccanti, l'intervento di Modou Lamin, ragazzo gambiano ospite del Cas MSNA presente nel centro del Reventino dal 2022 grazie alla volontà della vicepresidente della cooperativa Enea, Jolanta Bondyra.

"Vorrei dedicare un minuto di silenzio a tutte le vittime del Mediterraneo, per i fratelli e le sorelle, i bambini e le bambine che non hanno avuto la stessa fortuna che abbiamo avuto noi che siamo riusciti a raggiungere l'altra sponda del mare" e, ha aggiunto "ognuno di noi ha tanti colori e non parlo solo del color della pelle ma di quello dell'anima. Allora mostriamo i nostri colori e lasciamoli mescolare per dare vita a un'accoglienza integrata nel rispetto di ogni persona". Una simpatica poesia sui colori ha concluso il suo intervento. La piazza si è poi trasformata in una discoteca a cielo aperto con tanti balli, musica e luci con Chivas e Matti Dj. Il primo evento della manifestazione di quest'anno, invece, è stato la partita dell'integrazione. Il calcio e lo sport in generale sono da sempre esempio di unione e un mezzo che sancisce l'integrazione dei ragazzi ospiti nei centri di accoglienza nel tessuto sociale del territorio che li ospita. Una due giorni, quindi, per celebrare l'unione e lo spirito di accoglienza e integrazione.

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