San Mango d'Aquino - Libri che creano un ponte fra passato e presente, storie che si rincorrono fra gli ulivi di un magnifico crepuscolo estivo: è la XII edizione del Premio Muricello, fondato e fortemente voluto da Antonio Chieffallo a San Mango d’Aquino, insieme all’Associazione Muricello, all’amministrazione comunale e alla Pro Loco, e ad una giuria di giovani intellettuali, che ogni anno decreta l’autore calabrese vincitore di un prestigioso riconoscimento assegnato al termine della prima serata presso l’Agriturismo Manfredi. Quest’anno la targa è stata conferita al giovane Stefano Amato, autore del romanzo “L’ultima candela di Krujë”, edito da Neri Pozza, e già vincitore del concorso letterario biennale indetto dall’importante casa editrice. La storia, ambientata nel ‘500, narra le vicissitudini e il viaggio di una giovane albanese che con la famiglia si sposta in Calabria dando vita ad una comunità Arbëreshë, e vi traspone in maniera attuale le ansie e la nostalgia tipiche di ogni sradicamento. “Migrare è sempre doloso: si lascia indietro un pezzo di cuore nel luogo in cui si è nati”, spiega l’autore, originario di un piccolo paese dell’Arberia di Calabria – di cui ancora conosce e parla la lingua, usata per arricchire il romanzo – ma da vent’anni è residente al nord Italia, oggi in provincia di Piacenza. Il suo libro, insieme a quelli degli altri cinque candidati, è stato oggetto di un dialogo con i giurati del Premio – a parlare con Amato, l’attrice e scrittrice Angelica Artemisia Pedatella – in una serata presentata da Ugo Floro e scandita dalla lettura delle poesie del maestro vernacolare Achille Curcio – cui è stato conferito un premio alla carriera consegnato alla figlia Milly dal sindaco di Aiello Calabro Luca Lepore – e di Franco Costabile, poeta originario di Sambiase, oggi consacrato da una doverosa riscoperta, di cui sono in corso le celebrazioni per il centenario dalla nascita.
Le due figure sono state presentate rispettivamente da Elisa Chiriano e Antonio Pagliuso, e le letture dei loro testi, affidate alle voci di Francesco Rizzo e Ada Roncone, si sono alternate alle “incursioni musicali” di Francesca Salerno e Luigi Morello, in un clima di festa e di poesia: fuori da quella “gabbia culturale” che troppo spesso imprigiona le espressioni artistiche del territorio. “La cultura di per sé stessa non ha nessuna gabbia ma è universale”, spiega Antonio Chieffallo in introduzione, “e questa terra ha delle energie straordinarie che si stanno liberando: il Premio sta facendo in questo senso la sua piccola parte”.
Di grande interesse le altre cinque candidature: il noir del reggino Vins Gallico “Il Dio dello Stretto”, edito da Fandango e presentato da Ippolita Luzzo, che narra le indagini e gli interrogativi etici di un giovane giudice alle prese con un singolare delitto; il romanzo di impronta filosofica “Le cose di prima” del cosentino Giuseppe Aloe, selezionato quest’anno al Premio Strega, e presentato da Francesca Veltri; il romanzo breve di Laura Montuoro “Dove finisce il mare”, vincitore del concorso Book Tribù e pubblicato dall’omonima casa editrice, presentato da Antonio Pagliuso; il romanzo di formazione “Lettere Minuscole” di Claudio Dionesalvi, presentato da Rosalba Baldino, scritto con tono lieve dal giornalista e scrittore per metabolizzare la perdita del fratello Franco, indimenticato poeta; infine lo “Scacciasogni” di Marcostefano Gallo, presentato da Letizia Cuzzola, che unisce in una trama avvincente le storie di tre personaggi, con finale a sorpresa.
Novità di quest’anno, il Premio speciale Muricello Off, creato per coinvolgere i giovani, particolarmente i ragazzi del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, rappresentati dal giovane Edoardo, accompagnato dalla referente del progetto, professoressa Teresa Sinopoli e dalla rappresentante del Polo professoressa Giovanna Gallo. I ragazzi hanno letto alcuni libri proposti dalla Giuria, incentivando così la lettura e lo sviluppo dello spirito critico, e decretando insieme un vincitore. Ad aggiudicarsi il premio, consegnato dalla presidente del Consiglio Comunale di San Mango Olga Manfredi, il saggio “34%”, libro di denuncia su una Legge per il Mezzogiorno mai applicata, scritto a quattro mani da Rosella Cerra e Roberto Longo. Molte altre sorprese saranno riservate dalla seconda serata, che si terrà nella piazzuola antistante la Biblioteca Comunale, e sarà incentrata sul tema civile di quest’edizione, il Diritto alla Salute, rinnovando la tradizione storicizzata di un evento che, come ribadito dal sindaco di San Mango Gianmarco Cimino, “si conferma oggi punto di riferimento culturale per l’intera regione”.
Giulia De Sensi
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