Reddito cittadinanza, ministro Calderone in Calabria: "Partite 10mila domande di ricollocazione"

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Reggio Calabria - "Le procedure per la ricollocazione e la formazione degli ex percettori del reddito di cittadinanza stanno funzionando bene". Lo ha affermato la ministra del Lavoro Marina Calderone, secondo la quale sono state quasi completate circa 10 mila domande. "Il nostro obiettivo", ha spiegato intervenendo nel dibattito in corso a Villa San Giovanni sullo sviluppo del Sud come traino dell'economia italiana ed europea, organizzato dal gruppo parlamentare dell'Ecr, "era quello di creare un ambiente all'interno del quale tutti i soggetti che hanno competenze nel mondo del lavoro conferissero i loro dati sulla piattaforma dotata di soluzioni tecnologicamente avanzate. Infatti, interagiscono il ministero del Lavoro, l'Inps, le Regioni, gli Enti formatori e le agenzie private per il lavoro per individuare le opportunita' dei migliori percorsi formativi, quelli piu' adatti alla formazione, per riqualificare le competenze, ovviamente indirizzate all'occupazione e al lavoro".

"Abbiamo anche le offerte di lavoro da parte delle aziende che sono state caricate, che verranno caricate di giorno in giorno dall'Agenzia per il lavoro", ha spiegato la ministra. "Ecco quello che oggi si vede della piattaforma io lo voglio considerare, l'ho detto in fase di presentazione, la prima pietra, il primo passo di un sistema molto piu' articolato e complesso all'interno del quale ovviamente abbiamo anche la possibilita' di fare una valutazione una previsione di quelle che saranno le linee tendenziali anche del mondo del lavoro fra cinque anni". "Dalle domande finora acquisite, emerge la figura del candidato, del soggetto che entra in piattaforma, con un'eta' media di 40 anni, e questo vuol dire avere davanti 25 anni di lavoro", ha aggiunto Calderone.

"Noi nel nostro obiettivo come Governo riteniamo importante ribadire che le persone non possono essere accompagnate durante quella che dovrebbe essere la vita lavorativa solo ed esclusivamente con la gestione di un sussidio. Noi pensiamo che debbano essere accompagnate invece a ritrovare una dimensione lavorativa che e' quella che poi consente anche lo sviluppo dei territori, il lavoro, il fulcro poi della costruzione di un sistema efficiente e soprattutto anche in cui l'inclusione sociale parli anche del rispetto dei diritti delle persone e della loro sicurezza in termini di sicurezza di sicurezza sul lavoro". 

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