
Catanzaro - “Dal 24 dicembre al 6 gennaio, grazie alla sinergia instaurata tra l’Asp e la Fimmg Catanzaro, si riproporranno le misure straordinarie, adottate a cavallo di Ferragosto, per garantire la copertura delle postazioni di continuità assistenziale”. Lo afferma il dott. Gennaro De Nardo, segretario generale della Fimmg Catanzaro, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di famiglia. “Con tale iniziativa, attraverso misure di valorizzazione economica, si richiede – spiega il dott. De Nardo - la disponibilità ai medici di medicina generale in attività e ai medici di medicina generale in pensione per coprire i turni di Continuità Assistenziale. Queste postazioni costituiscono un presidio fondamentale a tutela della salute pubblica in quanto assicurano la continuità dell’assistenza sanitaria nelle ore in cui gli studi dei medici di medicina generale restano chiusi, ovvero nelle ore notturne, nei festivi e prefestivi, contribuendo a decongestionare i Pronto Soccorso. Per tali ragioni non possiamo che condividere l’iniziativa promossa dal Commissario Straordinario Antonio Battistini che ha trovato l’adesione e la collaborazione immediata della Fimmg Catanzaro. Già questa estate, grazie alle misure straordinarie adottate, era stata raggiunta, nel periodo di Ferragosto, una copertura dei turni di continuità assistenziale fino al 93%, a fronte di una media annua tra il 60 e 70%. E anche in questa circostanza l’iniziativa ha riscosso una grande adesione. Grazie alla disponibilità dei medici di medicina generale, nel Distretto di Catanzaro si è passati da una copertura di 67,8%, registrata prima dell’adozione delle nuove misure, a 82.8%; nel Distretto di Lamezia Terme da 79% a 88%; nel Distretto di Soverato da 91.5% a 93%”. Un risultato apprezzabile se si tiene conto che, nel novembre scorso, 31 medici hanno lasciato il servizio di continuità assistenziale in concomitanza con l’inizio delle attività delle Scuole di Specializzazione”.
“L’auspicio – conclude il segretario provinciale della Fimmg Catanzaro - è che si prosegua nella strada tracciata: dalla medicina territoriale bisogna ripartire per rendere efficiente e adeguato alle esigenze dei cittadini il sistema sanitario calabrese”.
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